Per via dell’emergenza Coronavirus, lo smart working è stata una delle modalità di lavoro più diffuse. Il più delle volte, per smart working si è inteso il lavoro a distanza, ovvero da svolgere a casa e senza recarsi nel luogo di lavoro, semplicemente utilizzando un PC o dei dispositivi mobili. Un aiuto importante soprattutto per combattere l’aumento delle polveri sottili.

Smart working, conciliare vita privata e professionale

Il lavoratore ha così potuto conciliare la vita personale con quella professionale, evitando di spostarsi da casa e di svolgere il viaggio fino alla sede di lavoro. D’altro canto, anche le aziende hanno potuto ridurre i propri costi e ottenuto un vantaggio in termini di apprezzamenti da parte di coloro che le hanno percepite come attente alla salute dei propri dipendenti.

Se queste due categorie, a vario titolo, hanno goduto di diversi vantaggi, con lo smart working si è fatto e si fa del bene anche all’ambiente. Infatti, tutti gli spostamenti e i problemi di traffico e di mobilità urbana colpevoli delle emissioni di CO2 sono stati ridotti drasticamente con lo smart working e questo ovviamente con notevoli effetti positivi per la sostenibilità ambientale.

Se si considerano tutti i mezzi privati…

Se si considerano tutti i mezzi privati che non si sono spostati da casa a lavoro e viceversa, infatti, sono notevoli le riduzioni in termini di consumi di carburante o di emissioni inquinanti. Altri vantaggi dello smart working, un po’ più distanti dalla sostenibilità ambientale, sono che con questa modalità di lavoro si sono ridotti anche gli incidenti e lo stress dovuto dal rimanere imbottigliati nel traffico.

Proprio per questo è importante continuare ad incentivare il lavoro agile che appare un’opportunità per lavoratori, per le aziende e per i datori di lavoro per rivedere in positivo tante abitudini che, proprio con l’aiuto della tecnologia, possono portare al benessere non solo dei diretti interessati ma anche dell’intera collettività (se si pensi appunto al “favore” che si fa all’ambiente se si limita l’utilizzo dell’automobile).