Il PM10 è una polvere sottile che inquina le nostre città. Ma cosa lo provoca? E soprattutto cosa comporta una lunga esposizioni a queste polveri per il nostro fisico?

PM10, occorrono nelle città inquinate?

Iniziamo con lo spiegare cosa significa la sigla PM10. Non è altro che un acronimo che vuol dire Particulate Matter ≤ 10 µm, ovvero materiale particolato con grandezze inferiori o uguali a 10 micrometri. Parliamo di un materiale allo stato liquido o solido, disperso finemente nella bassissima atsmofera molto stanziale in condizioni meteorologiche simili a quelle attuali.

L’origine vera e propria di tale particolato di cui vi stiamo parlando può essere naturale: ad esempio, ne fanno parte, il particolato che viene espulso della eruzioni di un vulcano, oppure dai vari prodotti della combustione del legno progettati durante gli incendi, o anche dai pollini vegetali dispersi nell’aria in primavera.

Quanto è inquinata l’aria delle città italiane? Scopriamolo insieme qui sotto

Stando ad attente analisi, l’aria risulta essere maggiormente inquinata nelle seguenti città italiane riportate a seguire:

Milano, Torino, seguita da Lodi, Pavia, Piacenza, Alessandria, Vicenza, Rovigo, Mantova, Verona, Cremona, Milano, Monza, Venezia, Modena, Reggio Emilia, Padova, Asti, Ferrara, Brescia, Treviso, Parma, Rimini, Ravenna, Lecco, Bergamo.
In particolare troviamo anche Alessandria, Asti, Brescia, Cremona, Frosinone, Lodi, Milano, Modena, Napoli, Padova, Pavia, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Torino, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza Proseguendo Bergamo, Ferrara, Monza, Parma, Piacenza e Terni , mentre quelle meno inquinate sono risultate essere Genova, Latina, Macerata, Pisa, Udine con 2/10 e Ancona, Caserta, Cuneo, Perugia.

Le altre sono tutte più o meno nella norma.

PM10: conclusioni

Le polvere sottili se respirate di continuo con il passare degli anni possono portare a gravi problemi di salute ma anche distruggere l’ambiente circostante.