Televisione, come e dove si gettano quelli rotti


Televisione




La televisione è un rifiuto speciale a tutti gli effetti fa parte dei rifiuti Raee. Quando in casa si rompe un prodotto tecnologico, non possiamo gettarlo semplicemente nella spazzatura. Dobbiamo, infatti, seguire le linee guida generali e capire come dobbiamo comportarci. Dove dobbiamo gettare la tv che non funziona più? Ecco cosa sapere.

Televisione: dove la gettiamo se è rotta

Spesso, gettiamo via i rifiuti tecnologici con troppa indifferenza, e anche un pizzico di ignoranza, se ci passate il termine. Proprio durante le festività natalizie, capita spesso che, a seguito di un bel regalo, gettiamo via televisioni, smartphone o tablet in maniera del tutto irresponsabile. Andremo a inquinare il pianeta con dei materiali pesanti (senza sapere che possono essere tranquillamente riutilizzati).

I rifiuti RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, sono circa 18 kg per persona in Italia. Rientrano tutti quei rifiuti elettrici, come il frigo, gli elettrodomestici, il cellulare o la televisione. Fortunatamente, però, possiamo portare questi rifiuti presso le isole ecologiche attrezzate, adatte per lo smaltimento RAEE.

Come smaltire i rifiuti tecnologici: cosa sapere

Tutti i Rifiuti RAEE, ad esempio, richiedono un’attenzione speciale. Esiste tra l’altro una legge che applica già una tariffa di commissione quando acquistiamo un prodotto RAEE: paghiamo una tassa di sovrapprezzo mediante la quale poi il rivenditore si occuperà dello smaltimento del prodotto. Per saperne di più, è possibile fare riferimento al decreto che risale al Giugno del 2010: Uno contro Uno.




In ogni caso, trattandosi di un rifiuto RAEE, dovremo consultare il centro di coordinamento dei rifiuti RAEE presenti nel nostro Comune. Questo ci darà una mano e ci farà capire come smaltire i prodotti tecnologici, tra cui computer, televisori rotti, cellulari, stampanti inutilizzabili e tanto altro. In ogni caso, i rifiuti RAEE sono suddivisi in base alla tipologia: in alcuni comuni potrete consegnarli a titolo gratuito, mentre altri prevedono un piccolo pagamento.


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