Il tabacco è un prodotto ricavato dalle foglie della pianta del genere Nicotiana. Una volta che il tabacco è giunto a maturazione, viene lavorato per produrre diversi prodotti, di solito consumabili, anche se tabacco e nicotina, possono essere utilizzati anche per la produzione di pesticidi e di altri prodotti repellenti, quindi è bene capire dove gettarlo per evitare errori nella differenziata.

I prodotti derivati dal tabacco si dividono in due tipologie: tabacco da fumo e tabacco non da fumo.

La sigaretta è il prodotto più consumato in assoluto a base di foglie di tabacco.

Il tabacco contenuto in una sigaretta può utilizzare tabacco vero e proprio oppure tabacco rigenerato e, a loro volta, essere combinati con altri additivi e arrotolati in un cilindro di carta.

Ancora, molte persone usano il tabacco in bustine che poi arrotolano da sole nelle cartine per fumare queste sigarette “artigianali” più economiche e “salutari” perché si può decidere quanto tabacco inserire.

Ma dove gettare il tabacco usato?

Il tabacco contiene al suo interno sostanze inquinanti e quindi è meglio smaltirlo nell’indifferenziato piuttosto che nell’organico. Per completare la carrellata di rifiuti derivanti dal fumare una sigaretta, come smaltire anche un pacchetto di sigarette?

il velo di plastica che ricopre il pacchetto di sigarette è plastica a tutti gli effetti poiché è un imballaggio e quindi andrà in questo cassonetto per essere differenziato
il pacchetto in cartoncino, invece, va nella carta però eliminando l’alluminio (che può essere differenziato nella carta anch’esso in alcuni comuni)
le sigarette vere e proprie, ovvero ciò che ne rimane (i mozziconi), vanno anch’esse nell’indifferenziato e non nell’organico perché contengono l’acetato di cellulosa che è una bioplastica che impiega decenni per decomporsi. Quindi mai smaltirle a terra (si può rischiare anche una multa) oppure nelle aiuole o aree verdi (questa sostanza impedisce infatti alle piante di crescere).