Nonostante presenti qualche beneficio in più rispetto all’inceneritore, i termovalorizzatori sono ancora molto discussi e soprattutto in pochi hanno deciso di investirvi. Quali sono le conseguenze e perché ancora oggi è necessario parlare di tutela ambientale e di rischi legati a un cattivo smaltimento dei rifiuti.

Termovalorizzatori: sono apprezzati?

Nonostante sembri uno dei metodi migliori per smaltire i rifiuti, economico e veloce, il termovalorizzatore non ha ad oggi conquistato la simpatia di molti, in particolare al centro-sud Italia. Il Nord Italia è molto più attrezzato e sono numerosi i termovalorizzatori ad oggi in funzione. Inoltre, gli impianti più moderni hanno ben 4 livelli di filtraggio, per garantire uno smaltimento dei fumi e delle ceneri migliore.

Tuttavia, in alcune regioni si mira a smaltire i rifiuti direttamente in discarica, oltre che al riciclo degli stessi. In Italia, siamo ancora molto indietro: la maggior parte dei rifiuti è destinata alle discariche. Poco più del 20% ai termovalorizzatori, che presentano indubbi vantaggi rispetto agli inceneritori, non ultimo la capacità di produrre energia elettrica.

Salvaguardare l’ambiente rimane all’ordine del giorno

Non è però la scelta migliore. Con maggiori impianti termovalorizzatori, indubbiamente sopperiremmo al pieno delle discariche. Inoltre, il sistema di riciclaggio ha anche delle falle e gli inceneritori non hanno dei vantaggi come nel caso dei termovalorizzatori. L’impatto ambientale 0 è ancora lontano dall’essere raggiunto. Produrre meno rifiuti singolarmente è però un ottimo modo per garantire che meno immondizia possa giungere nelle discariche. Facciamo scelte più sostenibili e aiutiamo il pianeta, nel nostro piccolo.

Proteggere il nostro pianeta è il tema più importante dei nostri giorni. Non è uno stile di vita, ma un obiettivo per mantenerlo pulito, per avere la certezza che la razza umana potrà continuare ad esserci. Un pianeta inquinato non è un pianeta vivibile, in cui può proliferare la vita.