Legambiente, positivo l’impegno da parte della Giunta Zingaretti, ma anche della nuova Amministrazione Comunale; questo esempio sia da stimolo anche per altri Comuni laziali, in modo da superare misera percentuale regionale di raccolta differenziata del 20%.
Partirà il prossimo 19 Ottobre la nuova raccolta differenziata “porta a porta” del Comune di Castelnuovo di Porto (Rm), dove Legambiente collabora alle iniziative di promozione del servizio con i cittadini. Si allunga così la lunga lista dei Comuni che anche nella Provincia di Roma hanno adottato questo modello di gestione dei rifiuti
urbani, un sistema che permette un notevole incremento del quantitativo di rifiuti raccolti in modo differenziato e soprattutto ne migliora la qualità.
“La raccolta differenziata con il porta a porta avanza velocemente, si aggiungono quartieri e Comuni ogni settimana alla lunga lista dei virtuosi, è il momento di accelerare per battere le discariche, sventando nel Lazio la costruzione di nuovi inutili inceneritori –ha dichiarato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, partecipando alla conferenza stampa tenutasi oggi–. A Castelnuovo di Porto, il progetto prende il via da una parte grazie alla Provincia di Roma, che ha puntato con decisione su questo modello di gestione dei rifiuti, stanziando per il triennio 2008-2010 oltre 17 milioni di euro sulla base degli importanti investimenti della Regione Lazio in questa direzione, condizionandone l’utilizzo all’introduzione di sistemi innovativi nel sistema di raccolta differenziata. Dall’altra, il Comune ha fatto la sua parte, visto che la nuova amministrazione, appena insediata, ha deciso di portare avanti il progetto. Un nuovo esempio che speriamo stimoli gli altri Comuni del Lazio, visto che solo in questo modo si potrà aumentare quel 20% circa di raccolta differenziata, su cui si è attestata la nostra regione, secondi gli ultimi dati disponibili.”
Eliminare l’uso dei cassonetti stradali è positivo per diversi motivi: per primo, facilita i cittadini, che non devono più andare a cercare il cassonetto, rischiando di trovarlo pieno; fa risparmiare, visto che gli enormi cassonetti stradali costano molto, così come costa molto la loro manutenzione; soprattutto è educativo e ci fa gestire meglio i rifiuti, portando ad un aumento del quantitativo, nonché ad un miglioramento qualitativo, visto che i cassonetti da 2400 e 3200 litri sono diventati troppo spesso il luogo dove sversare di tutto, come ingombranti, elettrodomestici, rifiuti elettronici e persino pericolosi, e a volte punti di accumulo di immondizia anche intorno.
Dopo i banchetti informativi e gli incontri pubblici sul tema che si sono già svolti nei giorni passati a Castelnuovo, ne sono in programma molti altri. In particolare, tutte le settimane da qui al 5 novembre, sono previsti dei punti informativi su tutto il territorio comunale, mentre il 5 e 6 ottobre si svolgeranno dei momenti formativi con le scuole elementari. Il 30 gennaio del prossimo anno è inoltre in programma un incontro per un primo monitoraggio del progetto.