L’olio motore usato è un rifiuto molto pericoloso per l’ambiente ed occorre smaltirlo nella maniera corretta. E’ il decreto legislativa Ronchi 22/1997 a regolare lo smaltimento degli oli esausti che vanno trattati come rifiuto speciale.

Olio motore, se lo cambiamo da soli?

Se si procede alla sostituzione dell’olio da soli è molto importante non abbandonare quello esausto nel terreno perché può inquinare le falde acquifere; allo stesso modo, non va abbandonato nel mare, perché contribuirebbe ad uccidere tutto ciò che vi abita, creando una patina sull’acqua; infine, non va nemmeno bruciato perché, durante la combustione, verrebbero liberate sostanze molto pericolose per la salute.

In questo caso non si può consegnare l’olio usato al meccanico o al benzinaio (che potranno riceverlo soltanto nel caso in cui abbiano venduto l’olio motore nuovo) ma bisogna occuparsi dello smaltimento autonomamente, ad esempio consegnandolo in maniera gratuita ai centri per lo smaltimento degli oli esausti.

In alternativa si può contattare il Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati (CONOU) al numero verde 800863048.

Questo consorzio ha il compito di coordinare 74 aziende

Questo consorzio ha il compito di coordinare 74 aziende private presenti sul territorio italiano che si occupano della raccolta dell’olio motore esausto in maniera totalmente gratuita. Inoltre, fornirà informazioni circa l’isola ecologica più vicina al proprio Comune di residenza o le aziende pronte a raccogliere piccole quantità di olio motore esausto.

Il discorso cambia nel caso in cui si debba smaltire una quantità più consistente di olio motore esausto: infatti, se questo supera i 600 litri, bisognerà rivolgersi all’azienda incaricata dal proprio Comune che si occuperà del ritiro con i mezzi e le modalità più opportune, sempre in maniera gratuita.

Infine, quando ci si rivolge ad un’officina per la sostituzione dell’olio motore, è il meccanico che si deve occupare dello smaltimento di questo, rivolgendosi al CONOU.