Molte persone hanno la fortuna di avere un camino in casa o una stufa a pallet o a legna. Ma come comportarsi con la cenere da rimuovere?

Dove si getta la cenere?

Già perché la cenere è un “effetto collaterale” della pulizia e della corretta manutenzione di camino e stufe.

Bisogna armarsi di aspira cenere che al contrario dell’aspirapolvere è progettata proprio per questo scopo cioè per trattenere la polvere più sottile.

La cenere deve essere conferita nel bidone dell’organico se si vuole farla diventare un rifiuto.

Perché infatti la cenere può essere sfruttata in diverso modo, ad esempio come fertilizzante proprio perché ricca di fosforo, potassio, magnesio e calcio che favoriscono lo sviluppo delle piante.

Non contiene però azoto

Non contiene però azoto e quindi assieme ad essa andrà aggiunto altro nutrimento.

Quindi si può utilizzare o nella fase di preparazione del terreno oppure da cospargere sul suolo quando le colture sono in corso, senza esagerare con le quantità.

Può essere utilizzata anche come compost o per allontanare le lumache e le limacce dal terreno. Meglio preferire la cenere derivante da legno o pallet e non da legno lavorato o chimico.

Oppure la cenere può essere usata per creare la lisciva, un composto da utilizzare per la pulizia delle superfici (si usa anche nella produzione dei saponi).

È una preparazione antica a base di cenere e acqua che va maneggiata con dei guanti sia quando la si prepara, sia quando la si utilizza: meglio evitare di utilizzarla su legno e marmo.

In definitiva, la cenere va nella differenziata dell’organico ma come visto ha tantissimi utilizzi quindi è davvero uno “spreco” farla diventare un rifiuto.

Meglio piuttosto utilizzarla come fertilizzante, se si hanno in casa delle piante, oppure come compost o per creare la lisciva, il detergente fatto in casa che utilizzavano le nostre nonne.