I monopattini elettrici sono nell’ultimo periodo molto scelti sia perché rappresentano una scelta ecologica e sia perché ci sono diversi incentivi e bonus nell’acquistarli. Ricordiamo che utilizzare il monopattino o la bicicletta è una scelta che fa bene all’ambiente e soprattutto a noi.

Pista ciclabile e monopattini

I monopattini sono inseriti nel Dm n. 229/2019, per effetto della riforma del 2020 e possono circolare liberamente sulle strade urbane, senza che ci sia bisogno di un provvedimento comunale che ne autorizzi l’uso. Come per le biciclette, a cui sono equiparati, possono circolare sulla carreggiata se non ci sono piste disponibili adiacenti e possono impegnare le piste ciclabili e anche le corsie ciclabili di nuova definizione.

Però, non possono circolare sulle carreggiate extraurbane (salvo che non ci sia una pista ciclabile adiacente che possono impegnare) né sulle strade urbane che hanno limite di velocità più elevato di 50 km/h (come, ad esempio, le strade urbane di scorrimento a più corsie) in cui è vietata la circolazione dei velocipedi.

Non possono inoltre occupare il marciapiede o altro spazio riservato ai pedoni. Per guidare il monopattino, che è equiparato ad una bicicletta, non c’è bisogno di avere una patente (nemmeno i minorenni devono possederla) ma è necessario che il conducente abbia almeno 14 anni.

Allo stesso modo delle biciclette, però, non c’è bisogno di omologazione, immatricolazione e targa e neppure di assicurazione. In definitiva, i monopattini elettrici possono circolare su:

aree pedonali;
percorsi pedonali e ciclabili;
piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata;
zone a 30 Km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h.

Comunque, con il decreto Micromobilità, i Comuni che vogliano una diffusione ancora maggiore dei monopattini elettrici in città, predisporranno dei piani per specificare le aree urbane in cui sarà consentito circolare con monopattini elettrici (piste ciclabili, corsie preferenziali o zone pedonali) delineate magari da apposita segnaletica.