Continua il momento nero dell’acqua a Bracciano. Dopo i casi di reazioni cutanee dopo i bagni al lago e il conseguente divieto di balneazione (poi rientrato) ora tocca all’acqua di rubinetto essere sotto la lente degli ispettori della Asl. Oggi il sito del Comune ha emesso un comunicato intitolato “Nessun pericolo ma solo prudenza per l’uso dell’acqua”. Questo il testo:
La Regione Lazio e la ASL RM F hanno individuato concentrazioni di arsenico e fluoruri eccedenti i parametri previsti dalla Direttiva Europea 98/83 negli acquedotti Fiora e Lega, attualmente oggetto di ulteriori controlli da parte del settore tecnico.
A titolo precauzionale è stata predisposta un’ordinanza sindacale che, data l’importanza della tutela della salute, superando le prescrizioni regionali, vieta l’uso potabile dell’acqua nelle zone specifiche servite dall’acquedotto “Lega” (Vigna di Valle e dintorni).
Si conferma comunque che non esistono significative ragioni di pericolo per la salute della popolazione per l’uso domestico dell’acqua. Contiamo di ripristinare a breve il pieno rispetto dei parametri.
Il comunicato del Comune è accompagnato da una nota della Asl-Rmf “Informazione agli utenti”, del 26 maggio scorso, in cui si “consiglia nelle zone interessate dai due acquedotti in questione l’interruzione di campagne di fluoro profilassi, e l’uso potabile dell’acqua del rubinetto alle gestanti e ai minori di 14”.
Insomma, vista la situazione ci sorge un dubbio: al posto di “Nessun pericolo ma solo prudenza per l’uso dell’acqua” non sarebbe stato meglio titolare il comunicato: “Prudenza, pericolo per l’uso dell’acqua”? Forse sarebbe stato più corrispondente alla triste realtà dei fatti.
Alessandro Bettarelli
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