Un’alternativa ai concimi organici sempre più utilizzata sono i concimi chimici che sono facili da trovare sul mercato ed anche economici. Sono anche facili da utilizzare e garantiscono un raccolto ricco in un piccolo spazio, e aumentano la resa della pianta.

Ovviamente ci sono anche degli svantaggi nell’utilizzarli in quanto inquinano l’ambiente e le falde acquifere perché contengono nitrati, sostanze che anche se arrivano in profondità nel suolo, le piante non riescono ad assimilare del tutto per questo nell’ottica dell’agricoltura ecosostenibile è sempre meglio utilizzare concimi naturali.

Se i nitrati sono contenuti in percentuale elevata dagli alimenti vegetali, possono essere dannosi per l’uomo.

La salute dell’uomo

La salute dell’uomo è anche compromessa dalle pratiche di stoccaggio a volte non sicure.

I concimi chimici più noti sono quelli ricchi di fosfati, di azoto, di fosforo e di potassio: ognuno di questi è più indicato per un certo tipo di pianta o fiore, oppure per una certa fase di vita di queste (ad esempio per i primi mesi di vita oppure per potenziarne lo “scheletro” già in fase più avanzata).

Quindi i concimi chimici stanno avendo un boom di vendite e di utilizzo che però ha delle ricadute negative sul suolo e sulla salute delle persone secondo il rapporto realizzato dall’UNEP (Agenzia Onu per l’Ambiente) in collaborazione con la FAO e l’OMS.

Ovviamente la sicurezza alimentare è compromessa: secondo l’organizzazione, in particolare, i pesticidi causerebbero circa 385 milioni di casi di avvelenamento non intenzionale e circa 11.000 morti all’anno.

A questo si aggiungono gli impatti negativi “sulle api e sui nemici naturali dei parassiti, sulle popolazioni di uccelli, sugli organismi acquatici e sulla perdita di biodiversità”.

I problemi dei concimi chimici sono legati soprattutto ad un utilizzo eccessivo e inefficiente che produce perdite di nutrienti nell’ambiente.nMa non solo: si contaminano le risorse idriche per il consumo e c’è anche l’eutrofizzazione dei sistemi d’acqua dolce e delle zone costiere.