I metodi naturali per coltivazioni ottimali

Le coltivazioni biologiche possono apparire molto complesse per la mancanza quasi totale di prodotti chimici. Tuttavia, usare solo metodi naturali è estremamente efficace e garantisce colture non soltanto sane dal punto di vista alimentare, ma anche belle da vedere. Dalla fertilizzazione alla cura delle malattie delle piante, le possibilità sono molteplici.

Cenni sugli insetti antagonisti

Spesso, nel campo del biologico, si sente parlare dei cosiddetti insetti predatori, ovvero quelli che dovrebbero eliminare a loro volta altri “disturbatori” della coltura. Afidi, cocciniglie, cimici: sono solo alcuni degli insetti che possono attaccare una pianta fino a danneggiarla in maniera permanente. La presenza di predatori antagonisti può eliminare il problema solo seguendo la natura, un po’ come quando in medicina si assumono i probiotici (batteri buoni) al fine di contrastare dei disturbi intestinali (batteri dannosi).

Ad esempio, chi avrebbe mai detto che un parassita sarebbe stato utile per eliminare delle cimici? Invece è proprio così: esistono preparati biologici in cui parassitoidi oofagi, ovvero che si nutrono di uova, impediscono di fatto la riproduzione della cimice.

Ottimi per avere delle colture di fragole senza predatori sono invece sirfidi e coccinelle. I sirfidi somigliano a delle piccole api che eliminano anche la cocciniglia e i coleotteri. Contro gli acari, invece, risultano combattenti impietosi… altri acari! L’Amblyseius Andersoni predilige in particolar modo i suoi “cugini” della ruggine e inoltre piccoli ragni e tripidi.

Il Bombo è anche lui simile a un’ape, ma si differenzia per il corpo più tozzo: si rivela un buon alleato contro funghi, muffe ed è persino un ottimo impollinatore. Infine, pur se nell’aspetto questo neurottero può non essere particolarmente gradevole, il Chrysoperla carnea è antagonista per eccellenza degli afidi, che si sono guadagnati la nomea di “pidocchi delle piante”: come i normali pidocchi, infatti, si nutrono non di sangue, ma della linfa della pianta.

Fertilizzazione

I fertilizzanti più naturali vanno dal compost allo sterco degli animali, Esistono però concimi organici che fungono da veri e propri biostimolanti, quindi promuovono la crescita della pianta in maniera efficace ma genuina. In particolar modo, va verificato se il tipo di coltura necessiti di un supporto per quanto concerne il PH del terreno, più acido o maggiormente basico; se per crescere ha bisogno di una maggiore concentrazione di elementi quali il fosforo, il magnesio o l’azoto.

La preparazione della terra è fondamentale per dare una base idonea a ciascun tipo di coltivazione, in quanto ovviamente non sono tutte uguali. In linea generale, una buona permeabilità garantisce all’acqua dell’irrigazione di arrivare ovunque senza ristagnare (cosa che per alcune piante è estremamente deleterio), ma non solo. Agevola anche la cosiddetta fertirrigazione, nella quale le sostanze fertilizzanti e nutritive vengono assorbite attraverso l’acqua.

La fertilizzazione o la fertirrigazione va personalizzata seguendo le necessità della pianta, senza mai eccessi. Molti gel proteici, ad esempio, contengono aminoacidi levogiri, ovvero elementi indispensabili che abbiano una disponibilità immediata e siano sempre attivi a livello biologico, così da nutrire la pianta senza perdere mai le proprietà fondamentali.