Nell’ambito di un’attività edile ci sono diversi rifiuti che possono crearsi, come ad esempio i calcinacci.

Ma a chi tocca lo smaltimento di questi? Di chi sono le responsabilità?

Per rispondere a questa domanda bisogna distinguere due tipologie di rifiuti: quelli urbani che provengono dalle attività domestiche, oppure quelli speciali che provengono dalle attività produttive e fra questi, nell’articolo 184 comma 3 lettera b, si fa riferimento ai rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e costruzione nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo.

In un cantiere, per capire di chi sono le responsabilità di un rifiuto, bisogna far fede al contratto d’appalto:

se prevede che l’appaltatore operi in piena autonomia decisionale/gestionale, l’appaltatore è identificato come produttore dei rifiuti e il committente non ha obblighi di garanzia
se il contratto non prevede l’operato in piena autonomia o riguarda attività di rimozione/smantellamento di oggetti dismessi, già definibili rifiuti nel momento in cui inizia l’attività, il produttore è il committente. L’appaltatore, dunque, ha la responsabilità limitata solo alle operazioni di raccolta ed eventuale trasporto dei rifiuti prodotti dal committente
se, infine, il committente non è identificabile come produttore e i lavori sono affidati mediante un subappalto, è corretta prassi identificare il subappaltatore quale produttore di rifiuti e l’appaltatore ha gli obblighi di vigilanza.

Quindi il ciclo di un rifiuto in un cantiere è questo: produzione, trasporto e, infine, riutilizzo, recupero o smaltimento (il riciclo e il riutilizzo dei materiali avviene soprattutto quando si utilizza la demolizione selettiva).

Per demolizione selettiva si intende un processo in più fasi in cui:

si rimuovono le parti mobili esterne come le impermeabilizzazioni e le coperture di tutti i materiali pericolosi
c’è la rimozione di impianti tecnici come impianti elettrici, di riscaldamento e delle installazioni sanitarie
si rimuovono i serramenti esterni ed interni, i pavimenti e le tramezzature
si demoliscono le parti strutturali in cemento armato e c’è il contestuale stoccaggio in contenitori separati