Un modo per riciclare i propri rifiuti è creare un compost domestico che potrà essere utilizzato come alternativa al letame per compostare delle piante che si hanno in casa o in giardino o in un orto.

In passato si utilizzavano delle buche o concimaie

In passato si utilizzavano delle buche o concimaie, oppure dei cumuli o cassoni in legno ma oggigiorno possono essere utilizzate delle compostiere che favoriscono una veloce decomposizione dei rifiuti e quindi un suo pronto utilizzo (anche in 5-6 settimane).

I consigli utili per cominciare sono innanzitutto quello di fare chiarezza su cosa può entrare a far parte del compost e cosa no.

Sono molto indicati per il compost domestico:

scarti di frutta e verdura, crudi o cotti, che sono la base di un buon compost
fiori recisi e piante appassite, ricordandosi di sminuzzare le parti legnose
pane raffermo o ammuffito, da ridurre in piccoli pezzi
fondi di caffè e di tè
foglie, da rompere in pezzi e inumidire se sono secche
sfalci d’erba, meglio evitare grandi quantità e ricordarsi di mescolarli con materiali secchi come paglia o pezzi di fogli di giornale
rami, trucioli, scarti del giardino, sono un’ottima base; i più grandi devono essere sminuzzati
scarti dell’orto, meglio evitare le piante infestate o malate per il rischio di contaminazione.

Possono anche essere utilizzati, con qualche precauzione:

bucce di agrumi
carta e cartone, che non siano trattati, patinati o colorati
avanzi di cibo come pasta, riso, carne, pesce o salumi ma senza esagerare (perché attirano moscerini).

La compostiera va posta in un luogo riparato dal vento, vicino l’abitazione, lontano dal sole (che provocherebbe un distaccamento rapido del materiale).

Per un ottimo compostaggio, infatti, i rifiuti secchi devono essere 1/3 del volume rispetto a quelli umidi (che dovranno essere i 2/3).

Durante il periodo estivo, sarà opportuno anche effettuare un’annaffiatura della massa dentro la compostiera.