Il compost domestico è un ottimo modo per utilizzare i rifiuti prodotti in casa: così si potrà ottenere un compost (un vero e proprio fertilizzante) per le piante che si hanno in casa ma anche per l’orto o per il giardino.

Inoltre, altri vantaggi del compost domestico sono:

riduzione delle emissioni di anidride carbonica (proprio perché si utilizzano meno fertilizzanti chimici)
il terreno diventerà più fertile e produttivo
si ridurrà l’immondizia e si migliorerà la catena di smaltimento dei rifiuti (perché i rifiuti non arriveranno in discarica o presso gli inceneritori).

Ci sono diversi rifiuti che si fanno in casa che sono davvero ideali per creare il compost domestico.

Di solito è opportuno utilizzare 1/3 di rifiuti secchi e 2/3 di rifiuti umidi.

Fra questi, si possono utilizzare:

avanzi di cucina
residui della pulizia delle verdure e della frutta (bucce, ad esempio)
foglie appassite
fondi del the e del caffè
gusci d’uovo
scarti del giardino e dell’orto (legno di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche, fiori appassiti, gambi)
materiali biodegradabili (carta da cucina, carta non patinata, cartone, segatura e trucioli provenienti da legno non trattato)

Meglio non utilizzare, invece:

pane secco
avanzi di cibo di origine animale
cibi cotti (in piccole quantità)
foglie di piante poco degradabili (magnolia, lauroceraso, faggio, castagno, aghi di pino)
cenere di sigaretta
agrumi
tessuti
vernici e altri prodotti chimici
carta patinata (come riviste)
legno verniciato
piante malate, per evitare il rischio di contaminazione
resti di piante trattate con insetticidi

Il compost domestico si può praticare in delle compostiere che si possono acquistare anche online, create apposta per favorire una veloce decomposizione dei rifiuti e quindi un loro pronto utilizzo (anche in 5-6 settimane).

In acciaio costano circa 20-25 euro; quelle in polipropilene sono invece le più costose (anche 80 euro).

Il costo dipenderà anche dalla capienza della compostiera, ma in genere i prezzi oscillano dai 20 ai 100 euro.