Capita che quando si acquisti un elettrodomestico sia esposta una etichetta colorata sulla confezione: è stata introdotta in Italia nel 1998 e serve per dare informazioni su quanto consuma l’elettrodomestico.

La classe energetica degli elettrodomestici

Fino a qualche tempo fa le valutazioni erano A++ e A+++ ma non era molto facile capire che differenza ci fosse fra un modello di elettrodomestico e l’altro in termini di risparmio, corrente e sostenibilità.

Per questo, l’etichetta è stata modificata il primo marzo 2021 ed ora è molto più intuitiva in quanto la classe energetica va da A a G e quindi sono sparite le lettere delle vecchie etichette.

Il consumo energetico riportato, poi, è specifico per ogni famiglia di prodotto: per lavatrici, lavastoviglie e lava asciuga il consumo è per 100 cicli di lavaggio, è annuo per i frigoriferi ed è per mille ore di utilizzo per gli schermi e le lampadine.

Infine, l’aggiunta del codice QR in etichetta consente ai consumatori di ottenere ulteriori informazioni (su consumi, elettricità ed emissioni di CO2) facendo la scansione con lo smartphone.

Per ogni famiglia di elettrodomestici si accede ad una schermata interattiva: sui vari elementi sono riportati dei bollini rossi e cliccando su di essi compare una spiegazione del relativo elemento.

Sempre da questa pagina si può accedere al calcolatore.

È sufficiente inserire un paio di caratteristiche dell’elettrodomestico di proprio interesse (alcune sono pre impostate in base al profilo familiare, ma sono modificabili) e selezionare la classe energetica del nuovo elettrodomestico.

Il calcolatore a questo punto mostrerà un grafico nel quale vengono valutati aspetti come il consumo energetico annuo, il costo elettricità annuo o le emissioni annue di CO2.

Ogni grafico riporta non solo il valore di quella classe energetica, ma anche quanto si risparmierebbe scegliendo un elettrodomestico con classe energetica migliore.
[smiling_video id=”270971″]

[/smiling_video]