Può capitare molto spesso di rendersi conto di avere in casa dei farmaci scaduti che ovviamente non si possono più utilizzare.

In questo caso, cosa fare?

I farmaci scaduti vanno portati nelle farmacie o negli ambulatori delle ASL ed inseriti negli appositi contenitori per poterli raccogliere in modo differenziato e non causare problemi all’ambiente e alla salute.

È molto importante differenziare le confezioni in cui sono contenuti i farmaci, prima di gettarli:

separare i blister e le confezioni in plastica o in metallo dalla scatola di carta e il foglietto illustrativo. Quindi differenziare ciò che va nella plastica, ciò che va nel metallo e ciò che va nella carta
i flaconi in vetro vuoti vanno inseriti nelle campane per il vetro
nel caso in cui ci sia un residuo di medicinale liquido, non preoccuparsi di svuotare il flacone ma gettarlo così com’è nel contenitore presente nelle farmacie.

Quindi:

blister, flaconi in plastica vuoti e confezioni in plastica o metallo vanno nei contenitori per la raccolta della plastica e del metallo
scatola di carta e foglietto illustrativo vanno nei contenitori per la raccolta della carta
flaconi in vetro vuoti vanno nelle campane per il vetro
farmaci scaduti o flaconi con liquido residuo vanno conferiti nei contenitori per i farmaci scaduti
integratori, non sono dei veri e propri farmaci e non vanno inseriti nei raccoglitori delle farmacie ma si può differenziare la scatola nella carta, il blister nella plastica e l’integratore nell’indifferenziata

È importante smaltire correttamente i farmaci scaduti perché molto spesso i residui di farmaci raggiungono gli impianti di depurazione, le acque superficiali, le acque potabili e di falda, proprio perché tante persone li smaltiscono ad esempio nel WC.

Le conseguenze sono dannose non solo per l’ambiente ma anche per la salute dell’uomo proprio perché i residui possono raggiungere anche l’acqua potabile.
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