Come si produce il compost, uno dei materiali di riciclo più interessanti? Una delle tematiche più importanti che si affrontano negli ultimi tempi è ridurre l’inquinamento. Per ridurre l’inquinamento, però, è necessario utilizzare una tipologia di materiale che possa davvero fare la differenza e non appesantire l’atmosfera del pianeta.

Come si produce il compost

Una interessante informazione da sapere è che il compost si può addirittura produrre tranquillamente in casa. Normalmente, infatti, possiamo ottenere questo materiale in maniera molto semplice. Il suo nome, noto anche come terriccio, si produce con due processi di decomposizione e di umidificazione.

In poche parole, possiamo mettere in un contenitore alcuni scarti alimentari, come ad esempio i gusci di uovo, oppure gli avanzi di cibo, i classici fondi del caffè. Vanno bene anche i tessuti naturali e il fogliame, così come l’erba del giardino o i classici resti della potatura. La compostiera deve poi umidificarsi: sarà soggetta alla naturale reazione chimica grazie ai batteri.

Il compost: un materiale naturale di riciclo

Indubbiamente, i vantaggi ci sono. Prima di tutto, presenta un risparmio economico non indifferente. Non dovremo comprare il concime, perché potremo produrlo in casa da noi. Saremo anche in grado di risparmiare anche sulla tassa dei rifiuti, così non dovremo spendere troppo. C’è anche un altro risparmio, perché differenzieremo i rifiuti da noi. L’unico “svantaggio” è rappresentato dal tempo, poiché per creare il concime casalingo dovremo differenziare i rifiuti almeno sei mesi prima. Rimane comunque un ottimo modo di riciclare in casa.

Alla fine, è probabile che il compost andrà ad essere utilizzato maggiormente. La tecnica di compostaggio sostituirà almeno per quanto riguarda i servizi casalinghi. L’obiettivo è di riuscire a trovare un materiale che possa sostituire la plastica anche nelle grandi distribuzioni, come i supermercati, dove il livello di plastica è indubbiamente fin troppo elevato.