ANGUILLARA – PROBLEMI DI IGIENE PUBBLICA ALL’INGRESSO DELLE POSTE





Qualche amministratore volenteroso, certamente in buona fede, ha creduto che per fornire alla propria amministrazione una parvenza di modernità sarebbe stato opportuno creare un gruppo Facebook, in questo modo si pensava di poter essere meglio apprezzati da quell’avanguardia rumorosa della popolazione che usa la rete per comunicare, lagnarsi, proporre.
Il gruppo “Anguillara” è stato costituito per “Richieste di informazioni, comunicazioni di mancati servizi o danni alle strutture comunali, annunci senza fini economici, eventi di interesse sociale e culturale”, così come indicato nella pagina delle informazioni.
Presentato in questo modo sembrerebbe un elemento positivo: consentirebbe una riduzione della distanza tra cittadini e amministrazione. Se c’è una buca che mette in pericolo la circolazione automobilistica, se si vuole proporre un’iniziativa lodevole, se un servizio comunale, come l’acqua o l’illuminazione stradale non funzionano, invece di doversi recare in Comune, con un semplice post, c’è la possibilità di informare chi di dovere, per mezzo dei consiglieri comunali che contemporaneamente sono anche amministratori del gruppo.
Purtroppo però il canale di comunicazione snello si trova a combattere contro la lentezza del resto della macchina amministrativa. Spesso si leggono post in cui i cittadini si lamentano delle buche, ma la risposta è di solito collegata al magro bilancio comunale che non permette un sostanziale miglioramento dello stato delle strade. Anche nei casi in cui l’intervento del Comune si potrebbe realizzare senza bisogno di esborsi di denaro, però, la situazione non cambia. Le segnalazioni dei cittadini spesso restano insolute.
Alcuni mesi fa ho personalmente segnalato, con una documentazione fotografica allegata, la presenza di elementi simili a muffe davanti all’ufficio postale. Chiesi se tali presenze avessero potuto rappresentare un elemento di minaccia per la salute pubblica, in un luogo frequentato da centinaia di persone ogni giorno. Il luogo in questione è di proprietà di un privato, per cui l’intervento risolutivo non è di competenza del Comune. Spetta però all’ente pubblico sorvegliare affinché il privato lo mantenga in condizioni idonee.
Se il gruppo avesse assolto alla funzione per cui gli amministratori lo hanno creato, probabilmente oggi avremmo l’atrio davanti alle Poste degno di un paese civile. Spiace invece costatare che a mesi di distanza nulla è cambiato. Le muffe sono sempre presenti, senza che nessuno sia intervenuto, nonostante quanto fosse stato promesso nel gruppo.
Evidentemente lo slogan “Proteggi il tuo territorio” è interpretato da parte dei suoi estensori in maniera piuttosto limitativa. Viene considerato territorio il punto turistico come la passeggiata sul lago, ma non merita altrettanta considerazione un luogo realmente vissuto dalla cittadinanza.

Silvio Rossi [foldergallery folder=”cms/file/BLOG/7265/” title=”7265″]





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