Quando si fa il tagliando dell’auto fai da te, una delle cose che si controlla è l’olio, che va sostituito.

Ma come smaltire l’olio esausto?

Ci sono diversi centri di raccolta dove buttare l’olio minerale usato che è un rifiuto speciale molto inquinante. Di certo non va smaltito nell’ambiente in malo modo (ad esempio nel terreno o negli scarichi, peggio ancora in mare o nelle fogne) proprio perché il rischio ambientale di questa pratica è molto elevato.

Si può smaltire l’olio esausto:

in prossimità delle banchine di attracco imbarcazioni e nei porti
presso le isole ecologiche del Comune (differenziato dall’olio per cucina);
centri di raccolta dell’olio esausto pubblici o privati.

Oppure ci si potrà rivolgere ad un’officina a cui chiedere di poter smaltire l’olio esausto: ovviamente questo sarebbe un favore, non è una cosa che il responsabile dell’officina è obbligato a fare.

Il problema non sussiste quando si effettua la pratica del cambio dell’olio nelle officine: qui infatti i responsabili versano i liquidi in appositi contenitori per la raccolta di olio esausto ma anche il carburante o il liquido di raffreddamento delle auto.

I contenitori della raccolta olio esausto poi vengono svuotati da aziende specializzate nella raccolta e smaltimento dello stesso.

In ogni caso l’olio esausto raccolto viene sottoposto a trattamenti come:

la rigenerazione, che avviene dopo aver valutato la possibilità di trasformarlo in una base lubrificante rigenerata con le stesse caratteristiche di quella distillata dal greggio
l’utilizzo come combustibile, è la soluzione alternativa allo smaltimento di olio minerale che non può essere rigenerato. Viene destinato a impianti autorizzati (in genere cementifici) dove sostituisce i combustibili fossili tradizionali
la termodistruzione, avviene per gli oli minerali usati contenenti sostanze altamente inquinanti, impossibili o costosi da separare. Questo processo avviene in impianti altamente specializzati e controllati sia per l’efficienza che per le emissioni.