Il plogging è un modo di fare sport, tenendosi in forma e aiutando l’ambiente. Il termine viene infatti dalla fusione di due parole, “jogging” (corsa a piedi) e “plocka upp” (termine svedese che rappresenta l’atto di raccogliere qualcosa che si trova per terra).

Il plogging si può praticare ovunque

Il plogging si può praticare ovunque: nel parco, in città, in collina oppure in pianura e proprio qui, si potranno raccogliere i rifiuti che si incontrano mentre si fa attività.

Infatti questo “sport” nasce proprio dall’esigenza di dare una mano all’ambiente, rendendolo più bello e vivibile e sgombro dai rifiuti.

Bisogna armarsi di abbigliamento comodo, scarpe da jogging, buste e guanti per raccogliere i rifiuti (evitando quelli pericolosi).

In Svezia è nato ad opera dell’attivista Erik Ahlström e poi si è diffuso fra tutti gli appassionati di fitness ed ecologia in Svezia e poi in tutto il mondo anche grazie all’hashtag #plogging.

Praticarlo è divertente

Praticarlo è divertente, aiuta a mantenersi in forma e soprattutto permette di dare il proprio contributo per pulire l’ambiente: si può svolgere da soli oppure organizzarsi in gruppo invitando i proprio amici e facendo delle sfide o delle piccole gare a chi raccoglie più rifiuti (individualmente o in squadre).

Chiunque infatti può diventare un “plogger” e dare il buon esempio anche agli altri per farlo.

La rete è comunque piena di gruppi autogestiti di persone che si scambiano consigli, si organizzano e condividono le proprie uscite e i risultati della raccolta.

In questo momento in cui i cambiamenti climatici e la plastica stanno mettendo in serio pericolo il nostro pianeta, praticare plogging può essere davvero un passo molto importante che può fare la differenza.

Anche perché a guadagnarci non è solo il pianeta ma anche chi pratica lo sport, che ne beneficerà in salute, si divertirà e saprà che sta facendo qualcosa di prezioso per l’ambiente.