I fattori che causano l’erosione della costa sono di diversa natura: climatici, biologici, geologici e anche antropici e ovviamente allo scioglimento dei ghiacciai. Questo fenomeno, anche se poco evidente ad occhio nudo, è molto presente in Italia proprio perché il Paese è pieno di coste: si manifesta con una diminuzione delle superfici sabbiose e, quindi, si ha sempre meno spiaggia proprio perché la linea di riva arretra con il passare degli anni.

Scioglimento dei ghiacciai, i danni che provoca

Ecco perché, di anno in anno, già visivamente ci si rende conto di come cambi la morfologia delle spiagge. Inoltre, le spiagge arretrano di diversi metri anche se solo sottoposte a semplici sollecitazioni (ad esempio dopo delle mareggiate). Di certo una delle cause di questo fenomeno è, anche in questo caso, l’emissione di gas serra che comportano un aumento della temperatura e conseguente innalzamento del livello del mare che accentua l’erosione costiera.

Si è infatti stimato che se le acque si alzano di circa due centimetri e mezzo, le spiagge arretrano di un metro e, dato che nell’ultimo millennio il livello delle acque è aumentato di circa 15 centimetri, le spiagge sono diventate sempre più piccole (perdendo circa 0,50 metri all’anno). Proiettando questa visione assai preoccupante nel futuro, con l’innalzamento del livello del mare, si assisterà a fenomeni di erosione costiera per circa 42 siti culturali che affacciano sul Mediterraneo mentre per altri 37 comuni si verificherà il fenomeno delle inondazioni.

Nel resto del mondo

Se questa è la situazione in Italia, anche nel resto del mondo la tendenza sarà la stessa: entro il 2050 anche Canada, Cina, Messico, Cile e Stati Uniti perderanno diversi chilometri di coste sabbiose. In più, di pari passo con l’innalzamento del livello del mare e l’erosione delle coste, si assisterà ad un’accentuata salinizzazione delle acque ed in questo modo la risorsa idrica non potrà più essere sfruttata in settori in cui se ne fa un largo utilizzo.