Già nei mesi scorsi il M5S capitolino ha denunciato l’opacità e la poca condivisione con i cittadini dei territori interessati dall’ecodistretto AMA di Rocca Cencia.

“Purtroppo ieri abbiamo assistito all’ennesimo capitolo di una vicenda in cui manca la trasparenza.” Ha dichiarato Stefàno.

Infatti durante la commissione Ambiente è stato consegnato un documento “Il ciclo dei rifiuti di Roma Capitale” dove da una parte si parla, il 30 novembre 2015, della “posa della prima pietra del biodigestore di Rocca Cencia” (pag 42) poi però, quando si illustra il progetto del famoso ecodistretto che dovrebbe sorgere sullo stesso sito (pag. 27) ogni riferimento all’impianto di biodigestione sparisce.

I cittadini del quadrante Roma Est, che stanno subendo da anni i danni di un territorio devastato da discariche abusive di rifiuti speciali, impianto di TMB di Rocca Cencia, roghi tossici e inquinamento elettromagnetico, ma allo stesso tempo pagano le tasse più alte d’Europa (da ultimo il pedaggio delle complanari), meritano rispetto.

“Si legge infine in questo report (redatto dalla Bain e Company, ci piacerebbe sapere con quali costi) che in molti Municipi di Roma l’indice di pulizia della strade supera i 7 punti (su 10). Evidentemente è stata presa a riferimento un’altra città.

Da ultimo ci preme ricordare che da più di un mese attendiamo risposta alla richiesta di accesso agli atti riguardo i dati dell’impianto di trattamento del multimateriale di Laurentina” conclude Stefàno.