Errori da evitare quando si buttano le luci natalizie

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Errori da evitare quando si buttano le luci natalizie

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Ogni anno, al termine delle festività, molte famiglie si ritrovano con decorazioni luminose che non funzionano più, presentano guasti o semplicemente non sono più utilizzabili. In questo momento, che può sembrare di routine, si nasconde invece uno dei fraintendimenti più diffusi nella gestione dei rifiuti, perché una buona parte delle persone ancora non conosce il corretto percorso da seguire e finisce per compiere errori nella differenziata che compromettono l’intera filiera del riciclo. Le luci natalizie, infatti, non rappresentano un rifiuto generico, ma un dispositivo elettronico che deve essere gestito secondo regole ben precise, pena l’aumento dell’inquinamento e dei costi di trattamento.

Il primo errore: considerare le luci un rifiuto comune

Uno dei comportamenti sbagliati più diffusi consiste nel gettare le luci di Natale rotte nel sacco dell’indifferenziato, credendo che la loro dimensione ridotta le renda assimilabili ai rifiuti domestici ordinari. Questo è però un errore grave, perché ogni catena luminosa, anche quella più semplice, contiene elementi elettronici, circuiti, fili di rame, resistenze e plastiche trattate che richiedono un trattamento specifico e non possono essere gestiti dagli impianti dedicati ai rifiuti non riciclabili. La credenza secondo cui si tratti di un “piccolo rifiuto domestico” è quindi totalmente infondata.

Il rischio di contaminazione dei flussi di raccolta

Gettare luci elettriche nell’indifferenziato significa introdurre componenti che non appartengono a quel flusso e che possono contaminare i materiali destinati allo smaltimento, rendendo più complessi i processi di recupero. Inoltre, parti non trattate correttamente possono finire nei rifiuti avviati al recupero energetico o in discarica, con il rischio di dispersione di sostanze che nel lungo periodo possono danneggiare l’ambiente.

Il secondo errore: considerare le luci assimilabili alla plastica

Altro fraintendimento molto comune è pensare che le luci di Natale, essendo composte in parte da materiali plastici, possano essere conferite nella raccolta della plastica. Questo errore nasce da un’eccessiva semplificazione delle regole della differenziata e dal fatto che molti cittadini associano la plastica a una vasta categoria di rifiuti, senza distinguere tra plastica comune e plastica tecnica contenuta negli apparecchi elettronici. La verità è che le luci natalizie non rientrano in alcun modo nei rifiuti plastici, proprio perché la presenza di circuiti elettrici e componenti elettronici impedisce qualsiasi trattamento insieme agli imballaggi.

Perché nemmeno i LED possono essere considerati plastica

Anche la tecnologia LED, molto diffusa nelle decorazioni moderne, non rappresenta un’eccezione, perché ogni singolo diodo contiene microcomponenti elettroniche che necessitano della filiera RAEE per essere trattate correttamente. La sola presenza di materiali plastici esterni non è sufficiente a giustificare il conferimento nel cassonetto dedicato agli imballaggi.

Il terzo errore: tentare lo smontaggio domestico

Un altro comportamento diffuso, spesso motivato dalla buona volontà di separare i materiali, è quello di smontare in casa le luci di Natale per dividere plastica, metalliche e componenti interne. Questa pratica non soltanto è inefficace, ma può risultare pericolosa, perché molte catene luminose contengono parti che, se manipolate senza competenza, possono provocare scosse, cortocircuiti o tagli. Inoltre, lo smontaggio domestico non garantisce la corretta separazione dei materiali, che deve essere effettuata con macchinari specifici negli impianti autorizzati. Il fai-da-te, in questo caso, non solo non aiuta l’ambiente, ma rischia di complicare la gestione dei rifiuti.

La necessità di una filiera industriale

Solo gli impianti specializzati dispongono delle tecnologie necessarie per smontare e trattare le decorazioni luminose, recuperando materiali preziosi come il rame e smaltendo in sicurezza quelli non riciclabili. Tentare di replicare questo processo in casa significa solo generare rifiuti gestiti in modo improprio.

Il quarto errore: abbandonare le luci vicino ai cassonetti

Un comportamento purtroppo ancora molto diffuso è l’abbandono delle decorazioni natalizie elettriche nei pressi dei cassonetti o accanto ai contenitori della raccolta differenziata, pratica che crea degrado urbano, ostacola il lavoro degli operatori ecologici e configura un illecito. Oltre ad essere un gesto incivile, l’abbandono produce un impatto ambientale reale, perché i rifiuti lasciati per strada possono essere danneggiati dalle intemperie, rilasciare parti pericolose o finire nei corsi d’acqua.

Perché l’abbandono è particolarmente problematico per i RAEE

I RAEE, se esposti all’ambiente, possono deteriorarsi rapidamente, facilitando la dispersione di microcomponenti elettroniche. Per questo motivo la normativa prevede che vengano sempre consegnati direttamente ai centri di raccolta.

Il quinto errore: ignorare i servizi di ritiro gratuiti

Molti cittadini non sono informati sul fatto che i negozi di elettronica sopra una certa metratura sono obbligati a ritirare gratuitamente piccoli RAEE anche senza acquisto. Questo servizio, noto come “uno contro zero”, rappresenta una delle modalità più semplici per smaltire correttamente le luci natalizie fuori uso, soprattutto per chi non ha un’isola ecologica nelle vicinanze. Ignorare questa possibilità significa perdere un’occasione importante per contribuire a un sistema di gestione dei rifiuti più efficiente e meno impattante.

La comodità del ritiro nei negozi

Consegnare le luci direttamente in negozio permette di ridurre la distanza tra cittadino e filiera del riciclo, aumentando la probabilità che i RAEE vengano smaltiti correttamente.

Un Natale più consapevole parte anche dallo smaltimento

Evitare questi errori non richiede particolari competenze, ma solo un po’ di attenzione e la consapevolezza che le luci natalizie non sono semplici oggetti decorativi, bensì apparecchi elettronici che richiedono un trattamento specifico. Sapere come comportarsi e utilizzare i servizi messi a disposizione dai comuni è il modo migliore per contribuire alla sostenibilità, ridurre l’inquinamento e permettere alla filiera RAEE di funzionare in modo efficiente. Un piccolo gesto corretto, ripetuto da migliaia di persone, diventa un contributo significativo verso un Natale più responsabile e rispettoso dell’ambiente.

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