Abbandonare un rifiuto comporta delle multe e in alcuni casi anche l’arresto. C’è infatti il divieto assoluto di abbandono dei rifiuti solidi o liquidi, sul suolo e nel sottosuolo, in centri abitati o aree rurali e parimenti nelle acque superficiali e sotterranee (mari, fiumi, laghi e nelle falde acquifere). Ricordiamo che anche gettare una carta dal finestrino dell’auto è passibile di sanzione.

Abbandonare i rifiuti

Abbandonare i rifiuti è però cosa diversa da creare una discarica abusiva anche se a volte le due cose sono utilizzate per indicare la stessa fattispecie.

In particolare, l’abbandono di rifiuto ha natura occasionale e discontinua, consistendo in un atto episodico di rilascio di scarti in una quantità tale da rappresentare un minimo impatto ambientale.

Invece la discarica abusiva si configura quando il materiale di scarto viene scaricato in un’area determinata, trasformata in deposito con carattere di definitività, generando impatti negativi all’ambiente.

Quindi si ha una discarica abusiva quando ci sono queste caratteristiche:

attività sistemica e ripetuta nel tempo
eterogeneità dell’ammasso dei materiali
definitività del loro abbandono
degrado ambientale derivato e causato dalla presenza dei materiali in questione.

In questo caso, l’articolo 256 del decreto Lgs n.152/2006, a livello sanzionatorio prevede che: “Chiunque realizza o gestisce una discarica non autorizzata è punito con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con l’ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro. Si applica la pena dell’arresto da uno a tre anni e dell’ammenda da euro cinquemiladuecento a euro cinquantaduemila se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi. Alla sentenza di condanna o alla sentenza emessa ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, consegue la confisca dell’area sulla quale è realizzata la discarica abusiva se di proprietà dell’autore o del compartecipe al reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica o di ripristino dello stato dei luoghi”.
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