Le lampade al neon sono molto utilizzate sia nelle abitazioni private che negli uffici e nei negozi. Infatti forniscono un tipo di illuminazione molto efficiente e diffusa, in grado di andare a risaltare uno specifico punto.

Per questi motivi si tende a sostituire le vecchie lampade con quelle al neon.

Però, quando le lampade al neon si esauriscono, dove vanno gettate?

Ci sono delle norme precise da seguire e non si possono smaltire questi rifiuti, chiamati RAEE, nei normali sacchi della raccolta differenziata.

Questo per via della loro composizione che li rende dei rifiuti pericolosi: al loro interno infatti c’è il mercurio, un gas nobile di riempimento, necessario per il loro funzionamento.

La corrente elettrica all’interno del gas stimola i vapori di mercurio, producendo luce ultravioletta a onde corte che passa attraverso il rivestimento in fosforo, generando luce.

Quindi per salvaguardare l’ambiente è bene seguire le norme e smaltire correttamente questi rifiuti “pericolosi”.

I privati possono liberarsi delle lampade al neon sapendo che alcuni negozianti di apparecchiature elettriche ritirano e provvedono allo smaltimento di queste a patto che si acquisti presso di loro lo stesso prodotto.

Altrimenti bisogna recarsi presso un punto di ritiro autorizzato.

Lo smaltimento delle lampade al neon di aziende, negozi ed uffici, avviene tramite il trasporto in discarica autorizzata.

Se non si dispone dei mezzi adatti per lo smaltimento, ci si può rivolgere a chi ritira e smaltisce le lampade al neon esauste per lavoro.

Quindi, sia i privati sia i negozianti possono smaltire correttamente questi oggetti sia per fare una buona azione nei confronti dell’ambiente e sia perché di queste lampade si può riutilizzare più del 90% dei materiali, ad esempio il vetro, che potrà essere triturato e lavato per produrre altri oggetti come bottiglie, piastrelle o isolanti, oppure la plastica, il metallo e il mercurio.