Da alcuni anni la mobilità green è una delle sfide di numerosi Paesi e per questo si sono già messe in atto delle iniziative come il bike sharing o il car sharing. Ma dopo l’emergenza Coronavirus cresce ancora di più l’esigenza di introdurre delle misure di mobilità green che possano favorire la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.

Legambiente ha pensato a 5 proposte green

Legambiente ha pensato a 5 proposte sostenibili e concrete che si possono mettere in atto in poco tempo e con poche risorse (di cui molte sono già disponibili). Le misure hanno come obiettivo quello di limitare l’utilizzo di auto, moto e scooter e di garantire prima di tutto la sicurezza sui mezzi pubblici: molta gente, infatti, potrebbe aver timore di prenderli per paura del contagio.

Per questo, le città dovranno garantire il rispetto delle distanze di sicurezza, riprogrammare orari e corse, favorire ingressi contingentati e la sanificazione quotidiana degli ambienti. La seconda misura è quella che prevede l’estensione delle piste ciclabili (anche temporanee, nelle tratte più frequentate) così da incentivare l’utilizzo di questo mezzo di trasporto sostenibile e salutare.

La sharing mobility

Dato il successo che già ha riscosso negli anni la sharing mobility, la terza proposta è quella di incentivare ancora di più l’utilizzo di auto, bici, bici elettriche, scooter elettrici e monopattini, in condivisione. Quindi, i diversi comuni dovranno cercare di diffondere in più quartieri possibili questi mezzi così che ognuno possa utilizzarli in alternativa al proprio mezzo o a quelli pubblici.

La quarta proposta è quella che riguarda la rottamazione di un vecchio veicolo prediligendo quelli più sostenibili: l’idea è quella dei Buoni di mobilità che prevedono 1500 euro per le famiglie che rottamano una vecchia auto (Euro3 o più inquinante) oppure 500 euro per un vecchio ciclomotore, per acquistare abbonamenti, biciclette elettriche e sharing mobility. Il quinto punto è quello di cui di più si è sentito parlare durante questa emergenza Coronavirus e cioè la modalità di lavoro agile (smart working) che dovrà sempre più essere favorita dai datori di lavoro e dalle aziende.