In molti, ormai, fanno la raccolta differenziata, che si basa sostanzialmente sulla suddivisione dell’immondizia da gettare via. Come funziona esattamente il meccanismo? Che cosa dovremmo sapere in merito? Per esempio, una delle domande più diffuse riguarda il secco residuo: cosa gettare in questo sacco?

Raccolta differenziata: come farla nel modo giusto

In ogni contenitore, in ogni sacco, andremo a gettare i nostri rifiuti. Ne consegue che dovremo, prima di gettare la spazzatura, capire in quale sacco andrà la plastica, oppure una buccia di banana o, ancora, le foglie che abbiamo raccolto in giardino.

Ma cosa possiamo gettare, invece, nel secco residuo? Abbiamo una lista di tanti oggetti da aggiungere: possiamo gettare, per esempio, le gomme, i vecchi cd o le casette audio e video che non funzionano più. Abbiamo delle penne o dei giocattoli? Anche in questo caso vanno nell’indifferenziata. Poi, potremmo aggiungere le varie carte, come la carta oleata, la plastificata o la carbone.

Nel secco residuo andremo a gettare anche gli oggetti piccoli in plastica, le calze di nylon, tutti quegli stracci che in qualche modo non potrebbero essere più riciclabili. È bene anche gettare i cocci di ceramica, così come i pannolini e gli assorbenti, oppure i cosmetici che non usiamo più o in scadenza.

Cosa gettare nel secco residuo

Infine, possiamo gettare nel secco residuo anche le polveri che cattura l’aspirapolvere, delle vecchie scarpe e le lettiere degli animali domestici, come i gatti. In alcun modo dobbiamo gettare l’umido in questo sacco oppure tutti quei rifiuti che sono definiti riciclabili, come le bottiglie di plastica e tanto altro.

Dovrete sempre gettarli nel modo giusto proprio per prevenire possibili problemi; vi raccomandiamo di seguire le direttive anche per gettarli. Ci sono infatti i vari giorni della settimana dedicati a ogni sacco o contenitore; è un bene essere al passo.