Se ne discute da tempo, ognuno ha la sua teoria e soprattutto la sua cura. L’epidemia di malcostume legata alle affissioni abusive invece, non accenna a placarsi e soprattutto sembra che non esista vaccino. Facciamo però un piccolo passo indietro con riferimento al cosiddetto “decreto mille proroghe”.
Per chi non fosse informato, questo termine definisce nel gergo politico/giornalistico, un decreto legge del Consiglio dei Ministri teso a prorogare oppure a risolvere disposizioni urgenti entro l’anno corrente.
Avrebbe dovuto essere uno strumento di carattere eccezionale, ma in Italia le eccezionalità sono da sempre “ordinarie” e così ne abbiamo tracce nel 2005, 2006, 2007 e 2008. Di fatto finiscono nel “decreto mille proroghe” tutte quelle richieste di provvedimenti che rischiano di intasare la Finanziaria.
Abitualmente, dagli addetti ai lavori viene definito e senza un minimo di vergogna,  come un “colpo di spugna”, ma questa volta, trattandosi di “accadimenti futuri”, possiamo tranquillamente chiamarlo un vero e proprio “condono preventivo”. Proviamo ad entrare nel merito.
L’idea questa volta è dei senatori della Lega Nord e di fatto dichiara l’impunibilità degli “imbrattatori” per azioni da loro commesse fino al ……31 maggio del 2010!
L’immunità è ora parte integrante del “decreto” per cui, in parole poverissime, chi sta commettendo o intende commettere violazioni in tema di affissioni abusive se la caverà con una semplice ammenda “una tantum” comminata al committente.
L’emendamento è stato approvato in Commissione per 13 voti a 11 e vede tra i sostenitori più agguerriti proprio gli “integerrimi” leghisti tra i quali un certo Massimo Garavaglia (tra l’altro Sindaco di un paesino del Nord) il quale candidamente afferma che in fin dei conti si tratta di un fatto “normale per chi fa politica d’avvero”.
In concreto questa sanatoria presenta delle componenti che non hanno precedenti: garantisce infatti l’impunità degli sporcaccioni, devasta il decoro (laddove esista naturalmente), pregiudica le entrate per i Comuni vilipesi che dovranno tra l’altro anche sobbarcarsi l’onere di ripulire.
Ad onor del vero c’è da dire che in Commissione l’emendamento non è stato votato dall’IDV e dal PD che sembrano quindi fare una migliore figura. Ma allora, perché ad Anguillara imperversano anche le truppe cammellate di quest’ultimo partito? Se in commissione decidono ipocritamente di non sporcare la loro immagine, perché poi la loro immagine decide invece di sporcare le nostre strade?