Gli incendi nelle nostre città sono, purtroppo, molto frequenti, soprattutto in estate. Sarà per la calura estiva, sarà per qualche comportamento scorretto ad esempio nell’incenerimento dei rifiuti o qualche altra motivazione, ma il problema non si limita solo all’eventuale distruzione dell’ambiente o al pericolo a cui sono esposte le persone che abitano la zona colpita dall’incendio.

Un ulteriore problema da fronteggiare

Infatti, purtroppo, c’è un ulteriore problema da fronteggiare ovvero il pericolo per la salute per via delle sostanze tossiche sprigionate nell’aria dopo l’incendio.

Proprio per questo motivo, i Vigili e i Comuni, invitano la popolazione ad indossare la mascherina, chiudere le finestre e spesso valutano anche la chiusura di uffici, asili, scuole o altri luoghi pubblici nelle vicinanze.

Soprattutto se si avvertono fumi persistenti e maleodoranti, è consigliabile seguire questi inviti proprio per evitare di inalare i fumi derivanti dall’incendio.

Infatti, una delle sostanze tossiche che viene rilasciata nell’aria dopo un incendio è la diossina, che persiste nell’ambiente ed ha ripercussioni sulla salute delle persone che la inalano.

È una sostanza cancerogena

È una sostanza cancerogena che può provocare tumori come linfomi, cancro al fegato e alla mammella e alcuni tipi di leucemie, ma anche malattie della tiroide, endometriosi, diabete e danni al sistema immunitario, emopoietico e riproduttivo.

Sebbene sia nota per essere prodotta dalle attività umane (processi industriali di combustione in ambiente clorato, quali fonderie, sbiancatura della pasta per carta, combustione di oli usati, riscaldamento domestico e traffico stradale, incenerimento dei rifiuti, smaltimento improprio di materiali contaminati), la diossina proviene anche da fenomeni naturali come eruzioni vulcaniche e incendi boschivi.

Poiché molto volatile, una volta sprigionata, viene trasportata dalle correnti atmosferiche e arriva anche in posti molto lontani da quelli dove si è originata, portando a contaminazioni dell’acqua, del terreno, dell’alimentazione animale e quindi giungere all’uomo dal cibo che consuma.
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