I rifiuti RAEE sono quelli prodotti a partire da apparecchiature elettroniche ed elettriche. Nel tempo si sono succeduti diversi decreti per poter semplificare la raccolta e gestire questo tipo di rifiuti che, se abbandonati nella natura, possono essere molto dannosi per l’ambiente, e dal cui riciclo si possono recuperare molte componenti.

Il decreto Uno contro Zero

Uno di questi decreti riguarda il cosiddetto Uno contro Zero entrato in vigore nel luglio del 2016 e che mira a semplificare la raccolta dei piccoli rifiuti elettronici (con dimensioni fino a 25 cm).

Alcuni esempi di elettrodomestici ammessi all’Uno contro Zero sono:

accessori da cucina
asciugacapelli
sveglie e orologi digitali
ferri da stiro
tostapane e apparecchiature con resistenza
friggitrici e frullatori
fax
telefoni con filo o cordless
cellulari e smartphone
radio e Mp3
videocamere e fotocamere
videoregistratori, DVD, Blu Ray
trapani e utensili per il bricolage
computer, notebook, PC portatili e tablet
stampanti e fotocopiatrici
macchine da scrivere elettriche
calcolatrici elettroniche e similari
giocattoli con motori elettrici e radiocomandati
console di gioco, portatili e per TV

La pratica si chiama Uno contro Zero proprio perché il cliente può consegnare i propri piccoli elettrodomestici rotti al negoziante, senza doverne acquistare di nuovi.

Il ritiro dell’elettrodomestico può avvenire solo per gli esercizi commerciali che abbiano una superficie superiore ai 400 metri quadrati.

I negozi non obbligati al ritiro

Infatti gli esercizi commerciali con superficie inferiore ai 400 metri non sono obbligati alla pratica dell’Uno contro Zero ma devono sottostare alla pratica dell’Uno contro Uno.

I negozianti (anche quelli che vendono online), che vengono detti distributori, per poter ritirare i RAAE con la pratica dell’Uno contro Zero, devono:

iscriversi all’Albo dei Gestori Ambientali nella sezione RAAE
riunire i RAAE in un deposito temporaneo o in luogo di raggruppamento
gestire e compilare il Registro Semplificato di carico e scarico e conservare per 3 anni la documentazione
scegliere eventuali trasportatori che portino i RAAE presso gli appositi centri di raccolta comunali