I tappeti sono dei complementi d’arredo utili e che esteticamente rendono più bella una casa. Possono essere posizionati ovunque, ad esempio quelli salvagoccia in cucina o in bagno, oppure possono essere collocati nel salotto o nelle stanze da letto (anche nella camera dei bambini) come abbellimento. È semplice fare in modo che siano sempre puliti e belli ma cosa succede quando si sono usurati o sporcati troppo oppure quando ci si è stancati di averli in casa? LA cosa da fare purtroppo è gettarli via, ma dove vanno messi? Quali sono gli errori comuni della differenziata quando si tratta di tappeti vecchi e smaltimento?

Smaltire il tappeto vecchio

Se non si vogliono avere più in casa (perché di solito sono ingombranti), si possono smaltire e quindi è bene sapere come fare al meglio. Molto dipende dalla dimensione del tappeto: se sono di piccole dimensioni possono essere smaltiti nell’indifferenziata/secco (ad esempio quelli che si usano in cucina o nel bagno che di solito non sono molto ingombranti).

Se le dimensioni del tappeto sono invece più importanti, si possono portare nel punto di raccolta più vicino oppure informarsi sulle regole in vigore nel proprio Comune (per capire se dispongono, magari, diversamente) o sul sito dell’azienda che si occupa della raccolta differenziata, così da non fare errori. Infatti, sarebbe strano conferire dei tappeti molto grandi lasciandoli sotto casa con la consueta raccolta differenziata porta a porta.

Un’alternativa è quella di conferire i tappeti nei cassonetti degli abiti usati: qui, assieme ai vestiti usati (appunto), le scarpe, le borse, e materiali tessili, si possono conferire coperte, tende, tappeti e tappezzerie. Sono dei cassonetti anti intrusione che si trovano spesso nelle città italiane, di colore giallo o bianco.

Basterà inserire il tappeto all’interno di un sacchetto e poi nel cassonetto.

Questi tappeti, insieme agli abiti e a tutto ciò che viene qui inserito, saranno trattati in impianti autorizzati per: