Quando si parla di raccolta differenziata, non si può non parlare dello smaltimento dei metalli. Oltre all’acciaio e al ferro, uno dei metalli di cui è necessario conoscere come procedere allo smaltimento è il rame.

Il rame si riconosce per il suo caratteristico colore rosso

Si può ritrovare all’interno di componenti elettriche e/o elettroniche come cavi e fili elettrici ma anche in pentole e padelle per la cucina (spesso combinato con altri metalli. Solitamente, se ci si ritrova in casa oggetti fatti di rame di cui ci si vuole liberare, la cosa migliore è portarli presso l’isola ecologica del proprio Comune. È fondamentale procedere al corretto smaltimento del rame perché, se viene disperso nella natura in maniera impropria, questo può essere molto dannoso sia per l’ambiente che per la nostra salute.

Invece, essendo un metallo riciclabile al 100%, permette di ottenere nuovi prodotti a partire dai prodotti giunti al termine della propria vita (come ad esempio i rottami). Il rame prodotto a partire dal riciclo dei rottami e di altri oggetti giunti al termine della propria vita, presenta le stesse proprietà chimico- fisico e tecnologiche di quelle del rame primario.

Il rame e il riciclo

In Italia, anche se non ci sono miniere di rame, questo metallo risulta essere una delle materie prime più abbondanti. E in Europa quasi la metà del rame attualmente utilizzato proviene dal riciclo. Infatti, secondo un rapporto dell’International Copper Study Group del 2012, il 44,8% del rame utilizzato in Europa proviene dal riciclo.

Ecco allora che è importante procedere al corretto smaltimento di questo metallo: molte aziende sparse in Italia si occupano proprio del recupero del rame da privati o da aziende.Basterà contattarle così che queste, preso un appuntamento, procedano al ritiro del rame che verrà smaltito e condotto al riciclo per trovare nuova vita in nuovi oggetti, anche di design.