Dove e come smaltire le penne esaurite


Dove




In casa, in ufficio e ora con il ritorno dei figli a scuola, la casa si riempie di materiale di cancelleria. Una volta che però le penne si esauriscono, sorge spesso il dubbio di dove gettarle quando si fa la raccolta differenziata. Questo capita con tanti oggetti di uso quotidiano e, come al solito, è sempre bene non fare errori e avere consapevolezza di come smaltirli.

Il problema di tutti, noi: il dove

Potrebbe sembrare intuitivo gettare le penne esaurite nella plastica ma in realtà non è così. Questo perché la plastica di cui sono fatte entra in contatto con la cannuccia di inchiostro che ha delle componenti chimiche. Infatti, le penne non sono considerate imballaggi ma piuttosto vanno gettate nell’umido o secco ovvero nell’indifferenziata. Lo stesso succede per i pennarelli o colori a spirito che, per lo stesso motivo, non vanno gettati nella plastica ma nell’indifferenziata.

Le matite che sono fatte in legno sono in realtà composte di vernice biodegradabile e, anche queste, vanno gettate nell’umido così come i pastelli colorati. Parlando di altre oggetti di cancelleria o del corredo scolastico come gomme, oggetti multimateriale, vanno sempre nel secco/indifferenziato mentre gli oggetti in plastica come squadre e righe vanno appunto nella plastica.

I rifiuti dell’ufficio

Concludendo la carrellata di possibili oggetti per l’ufficio, va precisato anche come smaltire toner e cartucce che non vanno gettati nell’indifferenziata ma, essendo rifiuti speciali, vanno conferiti nei punti vendita che espongono gli ecobox o portati presso le isole ecologiche dove vengono smaltiti in modo separato dai rifiuti indifferenziati.




In definitiva, le penne quando sono esaurite (è consigliabile gettarle quando davvero sono esaurite) vanno gettate nell’umido e non nella plastica come istintivamente si penserebbe. Quindi, per smaltire correttamente i rifiuti, chiedersi sempre se all’interno di un dato oggetto c’è qualcosa di tossico che potrebbe nuocere all’ambiente (come appunto l’inchiostro) e, se si è ancora in dubbio, cercare informazioni online.


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