Le cisterne acqua sono dei contenitori realizzati in diversi materiali, forme e capacità per poter contenere l’acqua piovana, potabile o reflua, in modo da disporre della risorsa idrica per utilizzi futuri o in luoghi in cui sia più difficile approvvigionarsene.

Cisterne acqua, dove posizionarle

Possono essere posizionate all’interno o all’esterno perché realizzate in materiali resistenti agli agenti atmosferici e ai raggi UV e facilmente lavabili.

Queste cisterne vengono spesso utilizzate negli impianti di captazione, adduzione e distribuzione delle acque per usi domestici: spesso infatti raccolgono le acque piovane per poterle riutilizzare per irrigare orti o giardini o ad esempio per gli scarichi del water.

Questa rappresenta una scelta sostenibile con cui la pioggia viene riutilizzata senza dover consumare acqua potabile. Per installare una cisterna che permetta di riutilizzare l’acqua piovana in casa, oltre al contenitore (meglio optare per una cisterna da interrare), c’è bisogno di un filtro che rimuova dall’acqua piovana eventuali batteri e sostanze nocive nonché componenti solide, purificando l’acqua.

E’ importante ricorrere alla manutenzione periodica

E’ importante ricorrere alla manutenzione periodica del filtro così che l’acqua non venga contaminata. Poi c’è l’impianto di aspirazione che è formato dal filtro di aspirazione e dalla pompa, un tubo che movimenta l’acqua nella rete di distribuzione e permette di distribuirla alle varie utenze in casa (ad esempio allo scarico del water, alla lavatrice o alla lavastoviglie).

Infine, una centralina elettronica che indica il livello dell’acqua, la pompa, le valvole e le altre componenti elettriche che permettono all’impianto di funzionare. Per completare l’installazione rendendo potabile l’acqua piovana, si può aggiungere un filtro (di carbone o roccia e altri composti chimici) che depurerà l’acqua; tuttavia questo sistema, oltre ad essere poco economico non permette di ottenere sempre acqua potabile al 100% (come invece avviene per quella dell’acquedotto).

Infatti il recupero delle acque piovane è indicato più che altro per riutilizzare l’acqua per lavare i pavimenti e per l’irrigazione e non per cucinare o bere.