«Abbiamo autorizzato il presidente Marrazzo a proporre ufficialmente un ricorso per quanto riguarda la legge 99 del 2009 sullo sviluppo e in particolare l’articolo 25 sulla localizzazione delle centrali nucleari». Lo ha dichiarato Giuseppe Parroncini, assessore della regione Lazio agli enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e ai rifiuti, a conclusione della riunione della giunta della Regione Lazio. «La legge – ha spiegato Parroncini – prevede un’autorizzazione unica da parte del ministero dello Sviluppo e delle Infrastrutture, autorizzazione che dovrà essere data di concerto con il ministero dell’Ambiente e la conferenza Stato-Regioni. La legge prevede che in casi di non accordo decida in maniera unilaterale il governo e questo lede le prerogative delle regioni. Le decisioni vanno prese insieme tra governo e regioni. La nostra impostazione come regione Lazio è quella di non ricorrere al nucleare. Abbiamo già grandi impianti soprattutto a Montalto di Castro e Civitavecchia. Montalto di Castro và sia a oli combustibili, sia a gas, e Civitavecchia và a carbone». «Il nostro piano energetico prevede di puntare sulle energie alternative: solare, fotovoltaico, biomasse, geotermico. Quindi la legge è contro la nostra idea di sviluppo del Lazio dal punto di vista energetico. La priorità sull’energia – ha concluso – è quella di portare in consiglio il piano energetico regionale che è stato già approvato un anno fa dalla guinta ed è andato in commissione Ambiente alla Pisana; però è stato bloccato perchè dovevano essere fatte delle integrazioni riguardo alle energie alternative per adeguare il piano alle ultime novità legislative e ad alcune norme della Comunità Europea».