Non e’ la prima volta che viene denunciato lo stato di degrado del territorio, partendo dai cumuli di spazzatura varia che fan bella mostra di se’, percorrendo la Cassia bis.
La situazione non e’ migliorata nel frattempo, segno che il senso civico non e’ migliorato e la sensibilita’ degli Enti preposti alla tutela ambientalistica nemmeno.
Stavolta, vorremmo restringere l’ambito all’area territoriale di Trevignano Romano. Avute alcune segnalazioni d’incuria, abbiamo fatto un giretto nelle periferie e il materiale, come documentano anche le immagini, non manca.
Il fossato che accompagna in parte il percorso di via delle Fossette regala inquietanti visioni di coperture di eternit (ahi, l’amianto, quanto se ne sta parlando dopo il processo di Torino!) gettate sul ciglio, pezzi di lavatrice e sanitari e i resti di alcuni motorini (rubati?) sul fondo.
La zona collinare, nei pressi delle serre in disuso, potrebbe offrire uno dei panorami paesaggistici piu’ belli del Lazio, se, anche qui, non fosse deturpata da roulotte abbandonate, copertoni, plastica e pattume vario sparso sui prati, non si sa se lasciato li’ da qualche incivile o caduto per errore, e poi disperso, proprio da qualche mezzo preposto alla raccolta dell’immondizia.
Sacchetti di spazzatura non e’ infrequente trovarli ai lati della strada per Sutri ma siamo sicuri che chiunque si prenda la briga di documentare lo stato di degrado di alcune aree, non abbia difficolta’ a farlo.
Nonostante i tempi grami per le situazioni pesanti di bilancio dei Comuni, invitiamo gli amministratori a una bella “pulizia di Pasqua”, come si usava fare nelle case una volta. Magari chiamando anche a raccolta dei volontari. E’ vero che la stagione delle elezioni e’ lontana, ma ne trarrebbe giovamento sicuramente la stagione turistica, ormai alle porte: bellezza del territorio e sporcizia non sono mai andate d’accordo, men che meno a Trevignano.