“Il nostro depuratore funziona perfettamente e non siamo noi a dirlo ma l’Arpa Lazio. Per cui se non ci fossero problemi provenienti da altri Comuni tutto il nostro mare sarebbe balneabile”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha commentato i risultati delle analisi effettuate dall’Agenzia regionale allo sbocco a mare dell’impianto di depurazione ladispolano lo scorso 9 agosto. L’operazione è avvenuta nell’ambito del monitoraggio del litorale, da Fiumicino a Civitavecchia, disposto dalla Procura civitavecchiese dopo i fenomeni di inquinamento che si erano verificati nel corso dell’estate.
“I risultati relativi alle analisi MGR 13719 effettuati dall’Arpa – ha proseguito Paliotta – non hanno evidenziato valori di concentrazione superiori a quelli previsti per legge e relativi alla gestione della qualità delle acque di balneazione. Questo significa che il 9 agosto, al massimo delle presenze turistiche a Ladispoli, il tratto di mare interessato dallo sbocco del depuratore era balneabile. E significa anche che, non essendoci altri sbocchi provenienti dal territorio comunale, se non ci fossero contaminazioni esterne provenienti da altri comuni, tutto il nostro mare sarebbe stato balneabile. Le Amministrazioni che negli anni hanno governato Ladispoli hanno realizzato un impianto di depurazione che oltre ad essere il più grande di tutta la zona nord ovest di Roma si è rivelato sempre perfettamente funzionante a tutte le verifiche effettuate dall’Arpa periodicamente. Dai dati oggettivi in nostro possesso possiamo tranquillamente evincere che i divieti di balneazione e gli inconvenienti che si sono verificati durante l’ultima stagione estiva non sono addebitabili a Ladispoli a ma scarichi che avvengono sia a monte, sia a sud e a nord del nostro abitato. Quando sono avvenuti fenomeni di inquinamento del nostro litorale non solo noi non abbiamo nascosto nulla ma abbiamo denunciato per primi quello che stava accadendo documentando con foto aeree e con riprese in alto mare come il materiale inquinante provenisse da altre zone”.
“E’ una situazione – ha continuato Paliotta – che da una parte ci preoccupa ma dall’altra ci spinge ancora di più a non abbassare la guardia. Abbiamo presentato degli esposti alla Procura della Repubblica contro ignoti per danno ambientale e abbiamo chiesto alla Capitaneria di Porto e alla Protezione civile un monitoraggio contino in estate di tutto il litorale. Rinnoviamo, ancora una volta, il nostro appello alla Regione e alla Provincia perché svolgano un ruolo più attivo, ciascuno per le proprie competenze, per stabilire, insieme ai comuni del litorale a nord di Roma, una strategia per salvaguardare il nostro mare”.
Nel frattempo per lunedì 20 è stato fissato un incontro tra le amministrazioni comunali di Ladispoli e di Cerveteri, Flavia Acque e Acea sulla depurazione delle acque.