“Abbiamo chiesto immediatamente alla Capitaneria di Porto ed alla Protezione civile di verificare da dove provenga l’inquinamento. Domani avremo il quadro completo della situazione ma già preannunciamo un nuovo esposto in Procura contro ignoti per danno ambientale”. Queste le prime dichiarazioni del sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta dopo l’avvistamento di una nuova scia di liquami davanti al litorale a nord di Roma.
“Abbiamo già effettuato – ha proseguito Paliotta –  un controllo al nostro impianto di depurazione che, ancora una volta, risulta funzionare perfettamente. Da una prima analisi sembrerebbe che l’inquinamento provenga da nord, potrebbe trattarsi della fuoriuscita di liquami da qualche impianto di depurazione ma potrebbe provenire anche da dei corsi d’acqua. Per il momento non lo sappiamo ancora. L’unica cosa certa è che tre giorni fa lo specchio d’acqua antistante la nostra città era cristallino, poi a causa delle correnti provenienti da sud e, quindi dal Tevere, è diventato un po’ torbida. Ora ci troviamo di nuovo a fare i conti con i liquami. Non possiamo più tollerare che tutto questo continui ad accadere. A nome dell’Amministrazione comunale preannuncio che  Ladispoli, non appena avrò acquisito tutta la documentazione richiesta comprese eventuali fotografie aeree, presenterà un nuovo esposto in Procura perché chi compie questi atti che danneggiano gravemente l’ambiente e le strutture turistico balneari non deve rimanere impunito”.
“Rinnoviamo il nostro appello – ha concluso Paliotta – alla Regione e alla Provincia perché svolgano un ruolo più attivo. Ciascuno per le proprie competenze devono intervenire al più presto per stabilire, insieme ai comuni del litorale a nord di Roma, una strategia che possa finalmente porre un freno ai ripetuti episodi di inquinamento del mare tra Fiumicino e Civitavecchia”.