Molte persone vivono, per comodità e convenienza, in condomini, ovvero in edifici di grandi dimensioni che accolgono numerosi nuclei familiari, ognuno con le proprie abitudini ed esigenze. Il bisogno, però, di usufruire della luce negli spazi comuni riguarda tutti: atrio, scale, ascensore, pianerottoli ed eventuali altri ambienti devono poter essere ben visibili per chiunque debba passare e a qualunque orario. Scegliere la giusta tariffa per l’illuminazione condominiale si rivela dunque un’azione indispensabile per risparmiare sui costi di condominio e per avere un servizio comune efficiente.

Tariffe per l’illuminazione condominiale: quali scegliere

La luce condominiale è un bene comune, di cui usufruiscono tutti coloro che abitano all’interno dell’edificio e chiunque vi entri per altri motivi. Si tratta peraltro di un servizio utilizzato continuamente, soprattutto nei condomini di grandi dimensioni: trovare una tariffa conveniente è quindi fondamentale, anche perché sono poi i condòmini a doverla pagare insieme agli altri costi condominiali. Visitando i siti dei fornitori di energia, sarà possibile trovare per la luce condominio tariffe e offerte di vario tipo, cercando di trovare un servizio efficiente, che magari possa anche aiutare a ridurre l’impatto ambientale del proprio condominio.
Inoltre, sui migliori siti dei fornitori è possibile essere affiancati da consulenti nella scelta dell’offerta per le esigenze condominiali, in modo da sottoscrivere, pagare e ricevere un servizio davvero su misura.

Illuminazione condominiale: cosa dice la normativa

Esistono diverse normative che regolano l’illuminazione comune in un condominio, e che danno disposizioni in merito e linee guida da rispettare.

La prima legge in questione è il decreto 236/1989, che dice che è necessario dotare la scala di un’illuminazione artificiale laterale, dotata di un comando individuabile al buio e disposto su ogni pianerottolo. Per questo motivo, si prediligono sempre interruttori con luce incorporata, in modo da renderli visibili al buio.

La seconda normativa di riferimento è il D.M 268/9, in merito alle luci dell’ascensore. In particolare, qui viene detto che, in prossimità della zona d’apertura porte dell’ascensore, l’illuminazione all’altezza del pavimento dovrebbe essere uguale o superiore ai 50 lx (lux).

Infine bisogna tenere in considerazione anche la normativa UNI 10380, che riguarda i condomini di nuova costruzione ma anche quelli che stanno subendo lavori di ristrutturazione tra i quali è prevista anche la sostituzione dell’impianto di illuminazione condominiale. Questa norma elenca tutte le regole da seguire per poter garantire una buona visibilità, così come una comoda agilità in tutti gli spazi comuni del condominio: scale, corridoi, atrio, ascensori e pianerottoli.

Illuminazione esterni del condominio

Se all’interno del condominio ciò che importa maggiormente è la funzionalità delle luci, nelle zone esterne si può anche dare più rilevanza all’estetica. In ogni caso, però, è importante ora più che mai optare per scelte più sostenibili, che permettano di garantire l’illuminazione necessaria senza impattare troppo sull’ambiente e assicurando un notevole risparmio sui consumi per i condòmini.

Per questa ragione, le opzioni più in voga per l’illuminazione degli esterni di un condominio prevedono l’utilizzo di lampadine LED che, oltre ad avere un minor fabbisogno energetico, sono caratterizzate anche da una maggiore longevità.