Oggi esiste un’infinità di modelli diversi di chiave inglese e, diciamoci la verità, sono talmente tanti che ormai è diventato davvero difficile scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

In questo articolo scoprirai che non esiste una chiave inglese migliore di un’altra; la scelta deve essere fatta in base al tipo di lavoro per cui la si vuole impiegare. Certo, la dimensione degli elementi di fissaggio deve essere tenuta in considerazione, ma anche la loro quantità e la loro posizione influiscono sulla chiave da usare.

Chiave inglese

Il modello di chiave inglese più comunque è la tipica chiave “a forchetta”. Usarla è semplice: basta inserire la testa del dado o del bullone tra le due ganasce e girare per avvitare o svitare l’elemento di fissaggio.

È sempre bene averne una a portata di mano perché, sebbene davvero semplice, è un modello universale che permette anche di lavorare in luoghi difficili da raggiungere e in qualsiasi posizione: sia orizzontalmente che verticalmente.

Questa chiave non è ottimale se si hanno tanti elementi da avvitare perché richiede maggiore sforzo e più tempo.

Chiave mista o ad anello

Una chiave ad anello è l’ideale se si ha accesso alla parte superiore del dado e questo si trova su una superficie orizzontale e sgombra. In questo caso, infatti, si può fissare la chiave e compiere un movimento circolare continuo.

Se l’elemento di fissaggio si trova in una zona difficile da raggiungere, è possibile optare per i modelli con impugnature sfalsate che riducono notevolmente il rischio di graffiarsi le mani.

In alternativa, si può scegliere una chiave inglese combinata che è consigliata per i dadi difficili da svitare. L’estremità con l’anello ti aiuterà ad allentare il dado mentre l’altra estremità con la classica forma a forchetta ti permetterà di svitarlo completamente. Solitamente, in una chiave combinata, le due estremità hanno la stessa dimensione.

È consigliabile acquistare un set di chiavi combinate per sostituire i due modelli precedenti. Possono essere usate per i lavori in casa, oppure in garage per automobili, moto e biciclette.

Chiave inglese regolabile

Le chiavi regolabili sono tra le chiavi più popolari. Hanno un’estremità aperta con una vite a spirale che viene ruotata per diminuire o aumentare la distanza tra le due ganasce della forchetta. In questo modo, una sola chiave regolabile può adattarsi alle dimensioni dell’elemento di fissaggio e sostituire un intero set di chiavi inglesi, occupando molto meno spazio.

Vanno bene per eseguire lavori idraulici di base, incluso il serraggio dei dadi idraulici o quando non è possibile trovare una chiave inglese o ad anello di una certa dimensione.

Chiave a cricchetto

La chiave a cricchetto presenta un meccanismo (il cricchetto, appunto) a cui possono essere agganciati diversi innesti che prendono il nome di “bussole”.

Ogni bussola ha una forma cilindrica concava e un profilo interno a sei o dodici facce. Proprio la bussola permette alla chiave di fissarsi sopra il dado o il bullone e di trasmettergli il movimento rotatorio.

La chiave a cricchetto porta con sé due grandi vantaggi. Il primo è che è possibile lavorare in entrambe le direzioni; per farlo, basta spostare la leva per invertire il senso del movimento da eseguire con la mano. Il secondo è che con questa chiave inglese non è necessario sollevare e riposizionare lo strumento ogni volta: basta posizionarlo e girare.

La chiave a bussola (viene chiamata anche così) si usa per avvitare o svitare elementi in luoghi difficili da raggiungere o specifici quando non è possibile utilizzare altri tipi di chiavi, ad esempio nelle rientranze.

Chiave inglese “giratubi”

Chiamato anche “chiave a pappagallo” o “chiave svedese”, questo strumento è formato da due ganasce di grandi dimensioni: una fissa e una mobile che può essere mossa e poi fissata con una rotella.

Le ganasce sono dentate e permettono una migliore presa sull’oggetto. Sono spesso usate per la manutenzione degli impianti idraulici.