Il tetrapak è un materiale che ha rivoluzionato davvero il modo di conservare il cibo: si tratta di un tipo di contenitore che viene impiegato sia per conservare alimenti freschi e da frigorifero (come il latte) sia alimenti a lunga conservazione.

La conservazione nel tetrapak

La conservazione ottimale di diversi tipi di alimenti è resa possibile dalla sua composizione che è costituita da:

carta, che dà resistenza e stabilità alla confezione e sulla quale si possono stampare scritte e diciture;
alluminio, che preserva il sapore e i valori nutrizionali del cibo contenuto all’interno da fattori esterni come ossigeno e luce;
polietilene, che isola dall’umidità e permette di aderire all’alluminio

Data la peculiarità della sua composizione, il tetrapak è riciclabile in ogni sua componente, tuttavia bisogna prestare molta attenzione a come smaltirlo correttamente.

Va detto che la raccolta del tetrapak varia in base al comune di residenza: in alcuni comuni, infatti, deve essere conferito con la carta; in altri comuni, invece, con l’indifferenziata e in altri ancora con la plastica.

Dunque, per sapere con sicurezza come va gettato il tetrapak quando si fa la raccolta differenziata, è importante informarsi consultando le linee guida della raccolta differenziata in vigore presso il proprio comune di residenza.

In alternativa, andando sul sito TiRiciclo e inserendo il proprio comune di residenza, verrà data questa informazione.

Ad ogni modo, prima di gettare i contenitori in tetrapak, bisogna lavarli per eliminare tracce del proprio contenuto e togliere il tappo che, se di plastica, va conferito propriamente nella plastica.

In nessun modo il tetrapak deve essere disperso nell’ambiente perché contiene materiali di origine plastiche, molto tossiche per il nostro Pianeta e i nostri oceani e che impiegano anni per essere smaltiti.

Se si smaltisce correttamente il tetrapak, invece, si potranno ottenere altri materiali e si farà del bene al nostro mondo.