Come si calcola l’inquinamento acustico negli aeroporti? Come possiamo calcolare l’inquinamento acustico? Che cos’è nello specifico? Se pensiamo che sia rumoroso abitare in centro città, figuriamoci accanto agli aeroporti. Il rumore di un aereo che parte o che atterra può essere piuttosto fastidioso. Cosa sapere a riguardo?

Inquinamento acustico: cos’è

Approfondendo l’articolo 2 della L 447/95, scopriamo che: “L’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi.”

La valutazione di rumorosità prodotta dagli aerei è maggiormente intensa durante le fasi del decollo e dell’atterraggio. Sono infatti queste le principali fonti di disturbo per chi abita vicino un aeroporto. Negli anni, si è dovuto prestare maggiore attenzione a questi aspetti.

Come calcolare l’inquinamento acustico negli aeroporti

Infatti, è importante approfondire determinati temi: la tutela della protezione è il primo. Sono molti i fattori che entrano in gioco: la metodologia di misura del rumore aeroportuale si rifà al decreto del Ministero dell’Ambiente datato al 31 Ottobre del 1997. Una commissione ha l’obbligo di classificare un aeroporto in base all’inquinamento acustico che produce.

Inoltre, è importante produrre delle misure antirumore per tutti gli aeroporti che rientrano nei criteri generali stilati dal Ministero dell’Ambiente. Inoltre, ci sono tre fasce di pertinenza in base al rumore prodotto: A, B e C.

Per esempio, nella fascia A non si previste alcune limitazioni, mentre nella fascia B rientrano alcuni allevamenti, attività industriali e agricole. Infine, nella fascia C, rientrano tutte le attività dell’aeroporto. In base alle fasce di appartenenza, dunque, un aeroporto deve seguire direttive e attenersi a un livello preciso di rumorosità e non superare i decibel imposti dalla commissione.