Per i comuni dei Laghi di Bracciano e Martignano, la programmazione per un “turismo articolato” passa sicuramente attraverso i PUA, i Piani di Utilizzazione degli Arenili, la cui attuazione è inoltre garanzia di immagine e sicurezza per gli utenti. Negli anni passati le informazioni su questi strumenti sono arrivate ai cittadini in maniera disarticolata, generando molta confusione.
Per cercare di fare un po’ di chiarezza, anche in virtù della stagione appena iniziata, ci siamo rivolti all’Ufficio Urbanistica Edilizia Privata del Comune di Anguillara, dove abbiamo incontrato gli architetti Franco Lorenzetti e Annamaria Rizzo (in foto).
A marzo, l’allora commissario prefettizio Serenella Bellucci ha approvato con delibera 31/2009 il Piano di Utilizzazione degli Arenili. La situazione quindi è definitivamente chiarita?
“Il Pua, contrariamente a quanto qualcuno sta dicendo, riguarda tutte le spiagge del Comune di Anguillara: lungolago Belloni, Vigna di Valle, la Marmotta e Martignano. Il Piano predisposto dai progettisti ha definitivamente chiarito quali sono le competenze comunali, quelle regionali e quelle private, e questo per definire le dirette competenze di chi potrà rilasciare le concessioni. Vigna di Valle ad esempio, ricade sotto il demanio regionale.”
Quali sono le modalità per richiedere una concessione?
“Con il PUA abbiamo cercato di mettere ordine nella forma e nelle modalità con cui dovranno essere presentate le richieste di concessione, tra l’altro non si sapeva chiaramente a quale ufficio presentarle. Prossimamente incontreremo gestori e cittadini per spiegare meglio qual è l’iter da seguire e in quali tempi. Dobbiamo inoltre concertarci con l’ufficio Attività Produttive, che è sicuramente coinvolto nel rilascio delle concessioni, non fosse altro per il pagamento delle quote previste. Sicuramente, almeno per il rilascio del nulla osta, la richiesta al nostro Ufficio Urbanistica sarà il primo passo per chi volesse richiedere una concessione.”
E’ possibile che nelle prossime settimane il PUA possa essere modificato in qualche modo ed, eventualmente, da chi?
“Il Piano non è uno strumento urbanistico, rappresenta solo un insieme di linee guida. Noi lo abbiamo depositato sia alla Regione che all’Ente Parco per diretta competenza, ma l’amministrazione Comunale può apportare delle modifiche o le integrazioni che più ritiene opportune.”
Esistono elementi cartografici consultabili da parte dei cittadini? E se sì, con quali modalità?
“Naturalmente esiste una serie di documenti compresa la cartografia che qualunque cittadino può consultare venendo presso i nostri uffici nei giorni e negli orari di apertura al pubblico.”
Il PUA ha tenuto conto anche della viabilità e dei parcheggi in prossimità delle spiagge?
“Come già detto, non essendo uno strumento urbanistico il piano purtroppo non include nel suo progetto delle componenti relative alla viabilità e ai parcheggi.”
In certe zone, come quella di Vigna di Valle, con il divieto di sosta sul lungolago, il parcheggio è diventato un ulteriore costo che si va ad aggiungere a quello dell’ombrellone e del lettino rendendo quasi proibitivo per le famiglie frequentare le spiagge in concessione.
“Per questo i progettisti hanno cercato di alternare la fruibilità delle spiagge con arenili liberi da concessioni, riducendo ad un massimo di 45 mt quelle date in concessione, proprio per consentire agli utenti spese inferiori. Alla base del PUA inoltre c’è anche la necessità di creare la giusta proporzione, circa il 50%, tra spazi dati in concessione e quelli da lasciare liberi da convenzioni. Fa eccezione la sola zona di Martignano, dove il progetto, per diverse concause, ha dovuto essere realizzato tenendo conto di parametri diversi.”
Nel territorio di Anguillara esistono alcune realtà quali i camping all’interno dei quali gravano delle spiagge. Queste ultime esulano completamente dal Pua?
“Il camping che affaccia direttamente sulla spiaggia segue norme diverse da quelle del camping che è separato dal lago dalla strada. In questo ultimo caso le concessioni sono due: una per l’esercizio di ricettività e l’altra per la conduzione del tratto di spiaggia.”
Come può l’utente distinguere una spiaggia data in concessione da una “impropriamente occupata”?
“Il PUA prevede l’esposizione di un cartello che contenga le indicazioni relative alla delibera e al numero di concessione, proprio per evitare qualunque forma di abuso.”
Molte delle spiagge gestite legittimamente in concessione, presentano manufatti in legno. Sono autorizzati, e se sì, quali caratteristiche devono avere?
“L’Amministrazione Comunale sarà chiamata anche a chiarire che tipo di manufatti sarà possibile sistemare ed eventualmente rimuovere in caso di concessioni limitate al solo periodo estivo. Lo stesso dicasi per i vari tipi di natanti che vengono lasciati abbandonati sulle spiagge durante tutto il periodo invernale.”
I centri velici e comunque i rimessaggi hanno in corrispondenza dei loro impianti uno scivolo che consente la messa in acqua delle imbarcazioni. Il PUA prevede qualcosa in merito?
“Lo scivolo è previsto che sia di 7 metri di larghezza; ai due lati dello stesso vengono mantenute libere due zone di 3,5 metri ognuna, per garantire la sicurezza delle manovre a terra dei natanti. Queste aree adiacenti allo scivolo non possono essere adibite al parcheggio dei carrelli o degli invasi delle barche, e tanto meno occupate da bagnanti. Sono fasce di protezione”.
Il concessionario che non intendesse proseguire nella sua attività può “rivendere” la concessione o deve restituirla?
“La convenzione, che prevediamo, potrebbe essere valida per quattro o sei anni, viene rilasciata e registrata dagli uffici competenti del Comune. Qualunque forma di cessione deve quindi obbligatoriamente passare per gli stessi uffici per le modifiche relative al nuovo intestatario. Potrebbe avvenire che, nel tempo, si crei una sorta di lista d’attesa per i richiedenti di concessioni e quindi l’Amministrazione prima di avallare subentri “interpersonali” potrebbe decidere di attingere a questa lista, magari scegliendo chi si presenti come il migliore curatore dell’interesse pubblico. Dipenderà tutto da come la nuova Amministrazione Comunale deciderà di integrare le norme basilari del PUA.
Il concessionario è tenuto anche alla pulizia delle aree confinanti se libere da concessione. E’ vero?
“E’ una decisione ancora da prendere, ma sicuramente molto importante. Potrebbe essere approvata l’ipotesi che ogni concessionario debba provvedere alla pulizia degli spazi confinanti con l’arenile di sua competenza. Una norma in merito sarà comunque parte della convenzione da stipulare con i concessionari.”
Gli elementi che separano le aree in concessioni da altre, oppure dai tratti di spiagge libere, seguono un’interpretazione personale o dovrebbero rispettare dei parametri ben precisi?
“Il Pua dà delle indicazioni ben precise. Ad oggi ci sono quattro diverse versioni, quella che probabilmente verrà definitivamente approvata prevede che gli elementi divisori debbano essere costituiti da paletti in legno alti 90 cm e collegati l’un l’altro con una corda.”
La delibera dell’ex commissario stabilisce che “la riscossione del relativo canone di Euro 8 al mq per le aree di proprietà comunale spetta esclusivamente a questa Amministrazione“. In pratica come avverranno i pagamenti dei canoni dovuti, e in che misura rispetto al pregresso?
“Questo importo nasce da una delibera di carattere regionale che l’ex commissario ha ritenuto opportuno adottare in pari misura. Spetterà all’attuale Amministrazione stabilire le modalità di pagamento che secondo la legge potrebbero riguardare anche gli arretrati degli ultimi cinque anni.”
Considerate le attività sussidiarie da porre in essere da parte dell’Amministrazione Comunale che sembra essere oberata di priorità, è auspicabile che il Piano di Utilizzo degli Arenili possa essere applicato nella sua interezza prima della fine dell’estate?
“Dipende tutto dai tempi che si potrà dare la nuova Amministrazione, noi siamo comunque ottimisti in merito.”
Renato Magrelli
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