A Ladispoli pronta una Spa per il Servizio di Igiene Urbana. Il consiglio comunale nei giorni scorsi ha approvato a larghissima maggioranza di affidare il servizio ad una società per azioni, appositamente costituita, con il capitale sociale così ripartito: 51% di proprietà comunale e 49% di proprietà privata.

“Ora  – ha commentato il sindaco Crescenzo Paliotta – bisognerà lavorare per individuare il socio privato attraverso una gara, quindi una selezione, ad evidenza pubblica. Con questa de-libera è stato approvato anche lo statuto della costituenda Spa, che contiene le disposizioni re-lative alla struttura degli organi societari e alle relazioni tra l’Amministrazione comunale e il socio che verrà individuato secondo le procedure previste dalla legge”.
La gestione della futura società sarà affidata a un consiglio di amministrazione e sarà controllata da un collegio sindacale: due organismi la cui nomina spetta all’Amministrazione comu-nale, ferma restando l’attribuzione al sindaco della loro designazione, e che avverrà nel rispetto delle garanzie di partecipazione e confronto tra maggioranza e opposizione. Nelle more della costituzione della nuova Spa, il servizio proseguirà con l’affidamento all’Ama Servizi Ambientali. 
Le operazioni preliminari che hanno portato alla stesura della delibera e del relativo statuto hanno visto particolarmente impegnati, in un vero e proprio lavoro di squadra, il consigliere di maggioranza delegato del sindaco Sergio Cervo e il collega di minoranza Filippo Moretti, affiancati dal direttore generale Santo Fabiano.
“Abbiamo preferito optare per una società mista – ha detto Cervo – piuttosto che affidarci direttamente al privato per non avere più scusanti o capri espiatori se il servizio non funziona bene. Se fino ad oggi le Amministrazioni comunali che si sono succedute hanno spesso scaricato le responsabilità su terzi, ovvero sulle ditte appaltatrici, ora con il proprio coinvolgimento il Comune sarà direttamente responsabilizzato. Questo è un elemento di sfida che, come Amministrazione, abbiamo ritenuto di lanciare per migliorare il livello di qualità del servizio stesso. Inoltre la nostra città vive stagioni di intensità variabile. E’ innegabile infatti che, diversamente da quanto avviene nel periodo invernale, in estate la maggiore in-tensità di presenze moltiplica e amplifica i problemi igienico-sanitari e ambientali. Siamo del parere che seguire direttamente l’organizzazione del servizio ci consenta quella flessibilità nella gestione del personale, a seconda delle esigenze del periodo, che oggi non avviene. Ringrazio della collaborazione il collega Moretti  che ha contribuito fattivamente alla stesura della delibera e dello statuto, laddove è previsto che la nascente Spa possa avere anche altri scopi, oltre la gestione dell’igiene urbana, come già accade ad esempio con la municipalizzata Flavia Acque. Ringrazio anche il direttore generale per il lavoro svolto nonché l’attuale assessore e il suo delegato per quanto stanno facendo attualmente affinché il servizio funzioni al meglio”.
“Prendo spunto da questo episodio di collaborazione – ha aggiunto Moretti – per sottolineare come a volte ci si può trovare d’accordo se si lavora in maniera seria e approfondita anche in questioni di natura amministrativa e non solo come accade in Consiglio comunale per questioni di principio. Qui a volte si votano all’unanimità delibere che riguardano argomenti che non sono puramente amministrativi e su quelli ci troviamo molto spesso divisi. Questa volta abbiamo fatto una scelta insieme perché l’esperienza di questi ultimi anni ci ha insegnato che purtroppo le gestioni della NU che si sono succedute non ci hanno soddisfatti, sebbene la società Ama sta facendo tutto quello che può per rendere un servizio migliore possibile. Purtroppo non riteniamo che il servizio sia attualmente adeguato alle nostre esigenze, come non lo è stato nemmeno in passato”.
“Io assimilo questa operazione – ha continuato Moretti – a quello che già succede per la ge-stione dell’acqua, che noi riteniamo sia un servizio ben gestito da questo Comune, con interventi veloci e puntuali, e che presenta un costo accettabile per i cittadini. Un servizio che si regge in piedi attraverso una tassa che i cittadini stessi pagano per l’erogazione dell’acqua. In questo caso siamo nella stessa circostanza, cioè la legge impone che le tasse riscosse per la nettezza urbana vengano reimpiegate completamente nella gestione di questo servizio: in parte per la raccolta vera e propria e in parte per i costi di discarica. Non c’è quindi nessun rischio da parte di gestisce il servizio, in questo caso il Comune, di poter avere delle evasività perché i propri incassi devono essere commisurati al servizio erogato”.
“Noi abbiamo sempre sostenuto – conclude Moretti – che questo servizio vada un po’ modernizzato sulla esigenza della città ma anche sull’esigenza più ecologica del rifiuto. E sebbene si siano fatti dei salti mortali per far partire la raccolta differenziata, ad oggi dobbiamo registrare che purtroppo non funziona come vorremmo, perché Ladispoli è eterogenea dal punto di vista residenziale. In conclusione siamo certi che con un intervento pubblico, attraverso un forte indirizzo e un altrettanto forte potere di controllo sul socio privato gestore del servizio, il servizio stesso possa migliorare”.