I sacchetti per la raccolta differenziata possono essere di vario tipo: colorati, con manici salvaspazio, anti goccia, ad alta densità, in materiali resistenti e così via.

Fare la scelta giusta in base alle proprie esigenze è fondamentale per una corretta raccolta differenziata.

La cosa più evidente che differenzia i sacchi, sono i colori.

In Italia non esiste un sistema unificato che disciplina di che colore debba essere un determinato sacchetto per contenere un certo rifiuto perché sono le singole amministrazioni comunali a decidere il tutto ma per comodità si potrebbe utilizzare questa classificazione:

giallo: rifiuti in plastica
neutro trasparente (biodegradabile): rifiuti organici
azzurro: per carta e cartone
verde: per vetro e metalli
grigio/bianco trasparente: per i rifiuti indifferenziati
rosa: sacchetti profumati per uso bagno

Poi ci sono i sacchi compostabili, ovvero realizzati in materiali bio compost come farina o amido di mais, grano o altri cereali.

Oltre ad essere biodegradabili, non rendono sterile il terreno sul quale vengono depositati, il tutto nel rispetto dell’ambiente e della natura, e quindi sono l’ideale anche per fare il compost.

Altre tipologie sono:

sacchetti HDPE alta densità (anti goccia, salvaspazio e sacchetti profumati)
buste uso bagno
sacchetti PLT basso spessore
sacchetti per cani e gatti
sacchetti PLT riciclato
imballaggi industriali

Quindi esistono sacchetti della spazzatura che rispondono alle varie esigenze, ad esempio di dimensione, di spessore oppure se devono essere utilizzati per una specifica cosa (bisogni di animali, per il compost e così via).

La scelta può essere autonoma, perché non ci sono regole comunali specifiche a riguardo ed ormai in commercio esistono sacchetti della spazzatura che sono proprio adatti alla raccolta differenziata.

Quindi si potrà scegliere fra un certo colore ed un altro oppure una dimensione piuttosto che un’altra in base alle proprie esigenze e a ciò che si sta conferendo.
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