Secco residuo, cosa ci va messo quando facciamo la differenziata? La suddivisione della spazzatura è una questione di abitudini, man mano che si fa diventa una routine che entra nella normalità di tutti i giorni.

Secco residuo, come preparare i rifuti

Per poter differenziare al meglio i rifiuti, cosa fondamentale per salvaguardare l’ambiente, bisogna seguire delle precise regole che vanno assolutamente rispettate se non si vogliono avere problemi di alcun tipo.

Ecco le regole semplici da seguire e non sbaglierete:

Chiedetevi se quello che state effettivamente buttando sia un rifiuto non differenziabile;
Controllate che non sia nocivo o pericoloso;
Analizzate che non abbia un volume esagerato o in quantità tale da riempire il cassonetto – in queste circostanza dovete portarlo obbligatoriamente all’Ecocentro del proprio comune -.

Secco residuo, ma che tipo di rifiuto è?

Nel contenitore apposito al secco residuo vanno gettati tutti quanti quei rifiuti che non si possono recuperare e che, se mescolati ai rifiuti considerati differenziati, ne andrebbero a compromettere il riciclo.

Si vanno a conferire tra le altre cose nel contenitore secco residuo anche tutti quanti i materiali che presentano il simbolo PI – non altro che il simbolo generico dei materiali poliaccoppiati -.

Il secco residuo va buttato dentro il cassonetto con il coperchio verde, tutti i giorni dalle ore 13.00 alle ore 24.00.

Cosa si può conferire al suo interno

Piccoli oggetti di uso domestico (nastro adesivo, penne, righelli e squadrette, sottovasi, etc.)
Carta carbone, carta oleata, carta plastificata, carta forno
Scontrini fiscali e biglietti dell’autobus
Posate in plastica monouso
Mozziconi di sigaretta (spenti)
Cd, cassette audio e video
Pannolini ed assorbenti igienici
Profilattici
Sacchetti dell’aspirapolvere
Deiezioni canine e lettiera per animali
Gomme da masticare
Accendini
Mollette (in plastica e in legno)
Lamette usa e getta