Secco residuo, che cos’è? E’ questo che ad oggi si domandano tantissime persone. Cerchiamo di scoprilo insieme in questo nuovo e dettagliato post che siamo certi tornerà utile a tanti di voi per capire cosa va gettato nel secco residuo.

Secco residuo che cosa è? Cerchiamo di capirlo insieme passo per passo

Per poter gestire in maniera corretta tale raccolta particolare di cui vi stiamo parlando c’è necessità di conoscere innanzitutto le caratteristiche di un rifiuto secco residuo. La raccolta in questione comprende tutti quei tipi di rifiuti che non si possono buttare, e dunque recuperati, nelle altre raccolte. In pratica se il rifiuto non si può buttare in nessun bidone allora andrà messo nel secco residuo niente di particolarmente complesso.

Spesso e volentieri a tale categoria vengono attribuiti nomi differenti, ovvero: indifferenziato, secco residuo non riciclabile, secco indifferenziato o secco residuale. In ogni caso nome diverso o no il concetto è sempre quello, i materiali che vengono buttati in tale bidone non si possono recuperare, non sono riciclabili o compostabili. Neanche per quanto riguarda i rifiuti speciali o pericolosi rientrano in questo genere di raccolta.

Inoltre, i rifiuti non riciclabili, non essendo recuperabili, verranno smaltiti tramite termovalorizzatori, impianti dove vengono bruciati per riuscire a produrre più energia elettrica possibile, oppure in discarica in base alle circostanze.

Quali sono i rifiuti secchi più comuni in circolazione? Ecco tutti i dettagli

Penne a sfera e pennarelli
Carta sporca, oleata o plastificata
Assorbenti e pannolini
Spazzolini
CD, DVD, VHS
Sacchetti per aspirapolvere
Rasoi, lamette da barba
Gomme da masticare
Cosmetici
Mozziconi di sigarette e cenere
Nastro adesivo
Scontrini fiscali
Posate in plastica
Piatti e bicchieri in plastica dura

Conclusioni

Tenete sempre bene a mente che per salvaguardare la salute dell’ambiente mettere in atto la raccolta differenziata nel miglior modo possibile è fondamentale.