Sfalci e potature che tipo di rifiuti sono? E’ questo che si domandano ad oggi moltissime persone sparse in tutta Italia. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Curare il territorio è una pratica presente da anni, una simbiosi a tutti gli effetti con la terra e i proprio equilibri anche se purtroppo non sempre è cosi. La falciatura e la potatura sono modifiche antropiche che vanno a modellare il paesaggio, andando in questo modo ad incentivare il rendimento agricolo dei campi, tutelano gran parte del patrimonio forestale delle zone di bosco e gratificano l’occhio al proprio giardino; curare e tenere in ordine il tutto è sicuramente un valore aggiunto.

Ma come bisogna agire per poter smaltire il tutto nelle proprie proprietà? Come si devono orientare le imprese agricole per fare le cose al meglio? Ora qui sotto cercheremo di capirne di più.

Come gestire in concreto lo smaltimento ramaglie?

In questo articolo tenteremo di fare chiarezza sulle recenti modifiche legislative per la gestione degli scarti vegetali sintetizzando gli ultimi cambiamenti apportati. Pronti?

Per i singoli soggetti che si occupano delle loro proprietà, è concesso senza alcun problema il compostaggio presso il sito con l’utilizzo di appositi contenitori forniti dal Comune di residenza, altresì è previsto il ritiro delle ramaglie dagli operatori incaricati. Differenti le regole per l’attività di compostaggio per quanto riguarda imprese del settore primario alle quali è richiesta l’autorizzazione ordinaria.

Conclusioni

Infine, qualora si parli di attività professionali come giardinieri, vivaisti econtoterzisti che prestano servizio per un’impresa agricola e si occupano direttamente dello sfalcio delle ramaglie delle case e dei terreni privati, è previsto lo smaltimento del materiale di scarto nella propria sede per riutilizzarlo nelle normali pratiche agricole.