Credere alle parole, alle azioni di chi in questi giorni si è mosso in favore della liberazione di Cristian D’Alessandro, un giovane attivista di trentuno anni che ha come unica colpa di avere un unico desiderio “il sogno di contribuire a costruire un mondo migliore ed ha creduto di poterlo fare pacificamente con i suoi compagni di Greenpeace. Questo sogno adesso è una colpa, anzi un reato gravissimo”.

Sono alcune parole che la madre del ragazzo ha scritto nella lettera inviata qualche giorno fa al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché le autorità si sensibilizzino per quanto accaduto il 18 settembre in Russia. Ventotto attivisti dell’organizzazione globale, nata per proteggere, preservare l’ambiente e per promuovere la pace avevano compiuto un’operazione dimostrativa e tranquilla per salvaguardare l’Artico dalle trivelle della Gazprom. Gli attivisti presenti sulla nave di Greenpeace, Arctic Sunrise, sono stati accusati di scalare la piattaforma petrolifera dalla Guardia Costiera russa in acque internazionali di pirateria e rischiano condanne detentive elevate, pari a quindici anni di carcere. Cristian è l’unico di nazionalità italiana e si è sempre impegnato per le problematiche legate all’ambiente. Anche i suoi studi universitari sono stati imperniati su ricerche nel settore ambientale, dopo avere conseguito la laurea in biotecnologie mediche all’Università Federico II di Napoli.

Anche amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni il 16 ottobre ha scritto personalmente ad Aleksej Miller, AD di Gazprom: «Capisco che Gazprom non ha alcun ruolo nell’indagine, ma, vista la tua grande reputazione, un appello alla clemenza da parte tua potrebbe essere di aiuto a coloro che sono detenuti».

Pochi giorni fa il tribunale russo di Murmansk non ha concesso la liberazione su cauzione, perché ha confermato l’accusa primaria, di pirateria. Greenpeace invita tutti a inviare una mail all’Ambasciata Russa. Maggiori informazioni sono reperibili al sito: http://www.greenpeace.org/italy/it/libera-i-nostri-attivisti/